Home Salute FONDAZIONE MELANOMA: I COMICI DI “MADE IN SUD” CONTRO IL CANCRO

FONDAZIONE MELANOMA: I COMICI DI “MADE IN SUD” CONTRO IL CANCRO

Calendario fondazione melanoma
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ALESSANDRO BOLIDE E GIGI & ROSS INSEGNANO LE REGOLE DELLA PREVENZIONE
Il presidente Paolo Ascierto: “Questo tumore della pelle è il terzo più frequente negli under 50. Bisogna proteggere sempre la cute e far controllare i nei una volta all’anno dallo specialista”.
Il calendario con i fumetti della Scuola Italiana di Comix disponibile nel sito fondazionemelanoma.org

Napoli, 21 dicembre 2016 – È un tumore della pelle in costante aumento, soprattutto fra i giovani. Nel nostro Paese nel 2016 sono stimati 13.800 nuovi casi di melanoma, la terza neoplasia più frequente al di sotto dei 50 anni, in incremento sia fra gli uomini (+3,1% anno) che fra le donne (+2,6% anno). Per insegnare agli italiani le regole della prevenzione la Fondazione Melanoma ha coinvolto i comici di “Made in Sud”, Alessandro Bolide e Gigi & Ross, che hanno prestato la loro immagine per realizzare il calendario 2017. “La pelle deve essere sempre protetta anche d’inverno, soprattutto in vacanza sugli sci – spiega il prof. Paolo Ascierto, presidente Fondazione Melanoma -. La neve infatti è in grado di riflettere i raggi solari fino all’80% in più, una percentuale quattro volte superiore rispetto a quella della sabbia. La prevenzione non può andare in vacanza e deve accompagnarci ogni giorno dell’anno.

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Il sole è un elemento fondamentale per la vita e la crescita, soprattutto delle ossa e dello scheletro. Questo però non deve far sottovalutare il suo ‘lato oscuro’: rappresenta infatti un importante fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma. È pericoloso in particolare esporsi al sole nelle ore centrali della giornata (dalle 12 alle 16), non utilizzare protezioni (filtri solari, abbigliamento anti-UV, occhiali da sole, cappellino) e usare le lampade abbronzanti”. L’età dei malati si sta abbassando progressivamente. Dieci anni fa i giovani rappresentavano solo il 5% dei casi e questo tumore riguardava soprattutto persone al di sopra dei 50 anni. Il 20% delle nuove diagnosi oggi viene riscontrato in pazienti di età compresa tra 15 e 39 anni. Il calendario, reso possibile con il supporto incondizionato di Roche e scaricabile dal sito www.fondazionemelanoma.org, contiene in ogni mese i fumetti con le raccomandazioni su come proteggersi dal sole, realizzati dalla Scuola Italiana di Comix. Sarà distribuito il 22 dicembre con il settimanale ‘Grazia’.

“Non va dimenticato il controllo della pelle ogni anno dallo specialista – afferma il prof. Ascierto -. In particolare nelle persone che presentano più di 100 nei il rischio di melanoma è 6 volte superiore. Va sempre seguita la regola del ‘brutto anatroccolo’: l’insorgenza di un neo diverso per forma e colore rispetto a quelli già presenti è un segnale da tenere in considerazione e da far controllare dal dermatologo. Inoltre, è sufficiente ricordare le prime 5 lettere dell’alfabeto per individuare i nei a rischio: asimmetria, bordi, colore, dimensioni, evoluzione. Avere la pelle chiara, i capelli biondi o rossi e gli occhi chiari (blu, grigi o verdi) è un altro fattore di rischio. Inoltre attenzione a esporre i bambini al sole per troppo tempo. Le scottature nell’infanzia rappresentano uno dei principali fattori di rischio per il melanoma da adulti”. La sopravvivenza a 5 anni in Italia è pari all’85,4%, superiore alla media europea (83,2%).

“Oggi abbiamo a disposizione armi efficaci per tenere sotto controllo la malattia a lungo termine se diagnosticata in fase avanzata – conclude il prof. Ascierto -. La sopravvivenza di questi pazienti è cambiata grazie a due strategie: da un lato le terapie a bersaglio molecolare, utilizzate nei malati che presentano la mutazione del gene BRAF (50% dei casi), dall’altro l’immuno-oncologia. Prima dell’arrivo di queste nuove armi, la sopravvivenza mediana in stadio metastatico era di appena 6 mesi, con un tasso di mortalità a un anno del 75%, oggi circa il 50% dei pazienti ha la possibilità di avere un beneficio per molti anni (cronicizzazioni)”.

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