Home Salute Covid-19, pediatri ACP: “Ecco come e quando usare le mascherine nei bambini”

Covid-19, pediatri ACP: “Ecco come e quando usare le mascherine nei bambini”

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Milano, 14/04/2020 – Con la graduale ripresa delle attività e la scomparsa del lockdown, lo scopo delle mascherine rimarrà quello di proteggere la comunità. Ci sono infatti persone malate di Covid-19 ma asintomatiche, e dunque capaci di diffondere il virus. Uno studio dell’MIT di Boston ha evidenziato di fatto che la distanza di trasmissione della infezione da Coronavirus attraverso la tosse e gli starnuti è maggiore di 1 metro, potendo arrivare fino a circa due metri. Le raccomandazioni che seguono hanno il fine di informare in maniera chiara le famiglie sull’utilizzo delle mascherine per gli adulti e i bambini, considerando le recenti revisioni delle società scientifiche internazionali, come la American Academy of Pediatrics (AAP), il Centers for Disease Control and Prevention    (CDC) e recentemente anche l’OMS, che hanno diffuso o sono sul punto di diffondere nuove direttive.

Come e quando dotare i bambini, e da che eta?

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I bambini con più di 2 anni possono indossare la mascherina. Per essere protettiva e sicura, la mascherina deve coprire bene naso e bocca e raccordarsi all’orecchio. Prima di indossare la mascherina bisogna lavarsi bene le mani, per almeno 20 secondi. Non vanno indossate quando si mangia o si beve. Vanno tolte rimuovendo prima il raccordo dietro le orecchie e poi sul davanti. In casa, se non ci sono malati, le mascherine non sono necessarie, così se un bambino è all’aria aperta a giocare e riesce a mantenere una distanza di almeno 2 metri dagli altri, evitando di toccare superfici toccate dagli altri: in questo caso il bimbo può evitare di indossare la mascherina.

La mascherina va indossata invece in luoghi in cui i bambini potrebbero avere difficoltà a rispettare una distanza di sicurezza, come in farmacia, nei negozi o dal dottore.

Quando i bambini non devono indossarle

Le mascherine non vanno indossate nei bambini con meno di 2 anni, se un bambino ha difficoltà respiratorie, se è incapace di rimuovere da solo la mascherina.

Quali casi specifici

Solo i bambini fragili, perché affetti da malattie croniche e ad alto rischio, devono essere incoraggiati a indossare una mascherina particolare, non le chirurgiche o di stoffa, ma le Ffp2, che possono proteggere loro stessi dalla infezione. I familiari di questi bambini, se malati, devono indossare le mascherine chirurgiche, che invece proteggono gli altri.

Occhio alle dimensioni

Per gli adulti le dimensioni di una mascherina sono circa 15cmx 30 cm; per un bambino 12×25 cm in media, considerando l’età e il fatto che la mascherina deve aderire bene al volto del bambino e coprire in sicurezza bocca e naso.

L’appello di ACP

L’Associazione Culturale Pediatri si rivolge ai decisori politici in previsione della sospensione del lockdown e della, seppur graduale, ripresa di una quotidianità per i bambini e i genitori. “Per uscire dalla emergenza è necessaria una seria riorganizzazione delle cure territoriali – chiede Stefania Manetti, pediatra Acp – che ha come primo passo necessario la diffusione di una accurata e rigorosa attività di informazione e prevenzione nei confronti della malattia da Covid-19”.

ACP è una libera associazione che raccoglie 1.400 pediatri in 35 gruppi locali, finalizzata allo sviluppo della cultura pediatrica e alla promozione della salute del bambino.

Svolge attività di formazione, ricerca, informazione dell’educazione sanitaria, definizione di protocolli diagnostico-terapeutici e valutazione della qualità delle cure. Supporta programmi di cooperazione internazionale.

Siamo una associazione rigorosamente no profit. La libera partecipazione dei pediatri, soci e non soci, alle sue iniziative è subordinata alle sole coperture delle spese; non vengono elargiti compensi né benefit per le attività interne.

Come ha sottolineato 
uno studio pubblicato dal British Medical Journal, rappresentiamo un esempio virtuoso di indipendenza. Assieme a rarissime altre società medico-scientifiche, abbiamo adottato un codice etico con norme puntuali e severe che ci mantiene liberi rispetto ai rapporti con l’industria.

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