Home Salute Diabete: migliore approccio per una corretta gestione è riduzione del rischio

Diabete: migliore approccio per una corretta gestione è riduzione del rischio

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Diabete
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Milano, venerdì 7 febbraio 2014 – Per le persone con diabete, la gestione delle crisi ipoglicemiche è un obiettivo imprescindibile, di cui spesso il paziente è poco a conoscenza e per il quale è necessaria una consapevolezza più diffusa. A 7 anni dal lancio di sitagliptin, MSD Primary Care Diabete presenta “L’educazione innanzitutto”, un nuovo progetto educazionale che ha come obiettivo quello di informare sulla consapevolezza del problema ipoglicemia, sulle complicanze ad essa associate e sul ruolo della sua corretta gestione. 

La campagna prende avvio con il lancio di un cortometraggio, interpretato dagli attori Enzo Decaro e Marta Zoffoli, che pone l’accento sui rischi che derivano dal sottovalutare l’ipoglicemia.  Il cortometraggio si rivolge alle persone con diabete con la finalità educazionale di far comprendere cosa sia l’ipoglicemia e quali siano le complicanze ad essa associate. Il corto vuole inoltre essere uno spunto di riflessione per i medici e gli esperti di diabetologia circa l’importanza della consapevolezza da parte dei pazienti del problema ipoglicemia e la necessità di una sua corretta gestione. L’iniziativa si colloca in un programma più ampio che vede MSD Primary Care Diabete impegnata nel sostegno, nella realizzazione e promozione di iniziative sociali ed educazionali ad alto valore innovativo, dedicate alla conoscenza e alla prevenzione del diabete. Prima vetrina di lancio del cortometraggio è il convegno scientifico DDay- Defeating Diabetes, che si svolgerà a Milano il 7 e 8 Febbraio per fare il punto sull’impatto sociale ed economico del diabete, la ricerca e l’innovazione terapeutica e che vedrà la partecipazione dei più illustri esperti in diabetologia del panorama scientifico italiano e internazionale.  Secondo Brian Frier, professore onorario presso l’Università di Edimburgo: “l’ipoglicemia è uno stato patologico riconosciuto a livello di sistema nervoso centrale, cardiaco e cardiovascolare che potrebbe comportare gravi complicanze, tra cui anche la morte.”

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Nell’interesse del paziente, è dunque fondamentale favorire l’informazione sulla serietà del problema ipoglicemia e su come gestire questa manifestazione patologica, attraverso un corretto stile di vita e la scelta delle terapie più adeguate in grado di ridurre il rischio di episodi.
Per quanto riguarda la riduzione del rischio di ipoglicemia, negli studi clinici controllati nei pazienti trattati con sitagliptin, l’incidenza di ipoglicemia è risultata simile al placebo, confermando il buon profilo di tollerabilità del prodotto che si associa all’elevata efficacia sul controllo gilcemico e alla durability -cioè la capacità di mantenere nel tempo l’efficacia, senza la necessità di ricorrere a terapie aggiuntive.
In particolare, il prof. Agostino Consoli, Professore Ordinario di Endocrinologia presso l’Università di Chieti, spiega: “Per ottenere il controllo glicemico in una persona con diabete, si può ricorrere a due tipologie di terapie: da un lato i farmaci ipoglicemizzanti, come l’insulina e le sulfaniluree, che possono abbassare la glicemia fino eventualmente a determinare uno stato di ipoglicemia.
Dall’altro i farmaci che pur continuando ad essere definiti “ipoglicemizzanti” non determinano un ipoglicemia , tra i quali Metformina, Pioglitazone, gli agonisti del GLP-1, oppure gli inibitori dell’enzima DPP-4, come stagliptin.” Continua il prof. Consoli: “Negli studi di confronto testa a testa randomizzati in doppio cieco, tra pazienti trattati con sitagliptin e pazienti trattati con sulfaniluree, emerge che gli inibitori della DPP-4 come sitagliptin hanno una efficacia nel ridurre la glicemia simile a quella delle sulfoniluree ma senza gli effetti collaterali come l’ipoglicemia e l’aumento del peso corporeo. Inoltre, i dati iniziali di alcuni recenti studi che hanno valutato il mantenimento dell’efficacia nel tempo di questi nuovi farmaci, sembrerebbero evidenziare una maggior “durability” di sitagliptin rispetto alle sulfaniluree.”

Il ruolo della terapia nel mantenimento di un corretto controllo glicemico è dunque determinante, soprattutto al fine di proteggere il paziente dalle conseguenze degli episodi di ipoglicemia.
Si può stimare infatti che annualmente in Italia vi siano circa 15.000 ricoveri per ipoglicemia severa, per un totale di circa 48 milioni di euro a carico del Servizio Sanitario Nazionale, senza contare gli episodi che richiedono un accesso al pronto soccorso.
A questo proposito Salvatore Caputo, Presidente di Diabete Italia dichiara: “Sono particolarmente legate al rischio di ospedalizzazione le crisi ipoglicemiche associate alla somministrazione di farmaci ipoglicemizzanti (come le sulfaniluree), dato che possono durare anche 48-72 ore e di conseguenza richiedono un trattamento prolungato. L’ospedalizzazione è soltanto la punta di un iceberg: uno studio canadese ci documenta che per ogni persona ricoverata per ipoglicemia, ve ne sono altre 16-17 che vengono trattate in pronto soccorso e poi dimesse senza far ricorso ad un ricovero.”
Promuovere l’informazione su come ottenere un corretto controllo dell’ipoglicemia, riducendo il rischio di episodi severi che comportino l’ospedalizzazione del paziente, significa fornire alle persone con diabete uno strumento per poter affrontare e gestire con maggiore serenità la propria patologia.  Lo conferma Egidio Archero, Presidente FAND, che dichiara: “Le persone con diabete correttamente istruite rispondono ai sintomi di una crisi ipoglicemica con un intervento ragionato. Chi si comporta con estrema apprensione è perché non è stato adeguatamente educato su questa evenienza.”  La campagna “L’educazione innanzitutto” realizzata da MSD Primary Care Diabete ribadisce il ruolo centrale della consapevolezza del paziente, sottolineando allo stesso tempo l’importanza del dialogo con il medico al fine di una corretta gestione della patologia.

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