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Autoesclusione dal gioco a distanza: cos’è e come funziona

Foto di Aidan Howe da Pixabay
Foto di Aidan Howe da Pixabay
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Il gioco d’azzardo, se approcciato con cautela e con il semplice scopo di divertirsi, può diventare una preziosa fonte di svago per l’utente. Di contro, come ben sappiamo, il gambling può far cadere il giocatore nella “trappola” della ludopatia, ovvero la dipendenza dal gioco. Per evitare che ciò accada, gli operatori online permettono agli utenti di utilizzare una pratica sempre più diffusa, oltre che imposta dall’ADM: l’autoesclusione dal gioco a distanza. In questo articolo, quindi, faremo chiarezza sull’argomento in questione.

Cos’è l’autoesclusione dal gioco a distanza?

Innanzitutto, conviene approfondire il concetto. Quando si parla di autoesclusione dal gioco a distanza, si fa riferimento alla possibilità per gli utenti di escludersi dai servizi offerti dagli operatori online. Ciò include sia le attività di gioco d’azzardo digitali sia le offerte promozionali, come i bonus e i giri gratuiti. Questo servizio è attualmente disponibile sulla maggior parte delle piattaforme di gambling online, ma può essere attivato anche attraverso il sito web dell’agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM), tramite la compilazione di un modulo apposito.

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A tal proposito, è bene specificare che esistono due procedure differenti per poter richiedere l’autoesclusione dal gioco a distanza. La più semplice avviene tramite lo SPID, ma lo si può fare anche se non si posseggono queste credenziali. Volendo sintetizzare, dunque, l’autoesclusione è una decisione volontaria che un utente può prendere, con lo scopo di prevenire o di combattere un fenomeno pericoloso come la ludopatia.

Cosa succede se si richiede l’autoesclusione?

Innanzitutto, il giocatore può scegliere di autoescludersi dal gioco a distanza per un determinato periodo di tempo, scegliendo tra 3 opzioni principali: 30, 60 o 90 giorni. La quarta opzione prevede l’autoesclusione a tempo indeterminato. Una volta fatta la richiesta, il player sarà ovviamente limitato nell’utilizzo delle piattaforme online di gambling. Nella fattispecie, non potrà aprire nuovi conti, né con l’operatore scelto inizialmente né con gli altri. Inoltre, non potrà logicamente scommettere o giocare ai videogames proposti dalle piattaforme in questione.

Ci sono comunque alcune attività che restano aperte, ma che riguardano esclusivamente questi due fattori: il prelievo delle vincite accumulate fino a quel momento (vale per tutti i conti già aperti con gli operatori), e la chiusura dei suddetti conti. Infine, bisogna sottolineare un concetto molto importante: l’autoesclusione è uno strumento proposto dall’ADM, dunque esterno ai servizi di casinò online. Esistono, comunque, anche altre alternative.

Le alternative all’autoesclusione dal gioco a distanza

Per prima cosa, è possibile scaricare alcune app per smartphone come Gambless, sulla quale si possono trovare info utili anche online. Le applicazioni di questo tipo forniscono un valido aiuto per combattere la ludopatia, fornendo guide agli utenti, corsi e test appositi. Ritornando agli strumenti di esclusione, molti casinò online mettono a disposizione dei giocatori delle funzioni specifiche direttamente all’interno della piattaforma. Lo scopo è essenzialmente lo stesso del sistema proposto dall’ADM, ma potrebbe funzionare in modo diverso, dato che dipende dalle scelte di ogni singolo operatore.

In conclusione, oggi il gioco online prevede una serie di opzioni importanti per frenare e combattere la dipendenza dal gambling.

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