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Genève Invest, nuovi rialzi dei tassi all’orizzonte

Marco Poli, Relationship Manager di Genève Invest
Marco Poli, Relationship Manager di Genève Invest
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Contributo a cura di Marco Poli, Relationship Manager di Genève Invest

A metà settembre, solo la BCE ha optato per un rialzo sui tassi d’interesse pari a 25 punti base. Gli investitori attualmente si aspettano che Francoforte taglierà i tassi nella prima metà del prossimo anno, ma esiste il rischio che queste speranze vengano deluse in assenza di un sostanziale rallentamento delle pressioni sui prezzi core.

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Tutte le altre principali banche centrali invece hanno lasciato invariati i tassi di interesse. Un ennesimo rialzo è però alle porte – questo è il messaggio che ha fatto trapelare in conferenza stampa il numero uno delle Fed.

Jerome Powell ha infatti affermato che, entro la fine dell’anno, è previsto un ulteriore aumento dei tassi e che, in qualsiasi caso, i tassi di interesse potrebbero rimanere così elevati più a lungo di quanto si potesse pensare inizialmente.

A supportare questo scenario si vedano i dati di luglio dell’attività economica, delle buste paga non agricole di agosto e delle richieste di sussidi di disoccupazione. Le vendite al dettaglio core e la produzione industriale sono cresciute entrambe dell’1%, così come il dato delle buste paga non agricole (+187.000 unità contro le 170.000 delle aspettative). Inoltre, il PIL Americano nel secondo trimestre è risultato in crescita del 2,4%, superando le attese. Il numero di americani che ha richiesto per la prima volta un sussidio di disoccupazione è sceso inaspettatamente al livello più basso da febbraio.

Detto questo, le attese indicano un mercato del lavoro più equilibrato e un allentamento delle pressioni salariali. Questo nuovo contesto dovrebbe consentire all’inflazione core di raffreddarsi e quindi alla Fed di rallentare la stretta monetaria.

Sui mercati, i rendimenti dei titoli di Stato americani a 10 anni sono aumentati significativamente ad oltre il 4,6% e quelli dei titoli di Stato tedeschi a quasi il 2,8%.

Riteniamo perciò che sia importante assicurarsi tassi d’interesse così elevati per i prossimi mesi e, in qualsiasi caso, il più a lungo possibile. A tal fine, puntiamo ad una duration minima per i nuovi investimenti obbligazionari pari o superiore a 5 anni.

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