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Unimpresa: manovra per un solo anno, serve negoziato con Ue

Giovanna Ferrara, Presidente di Unimpresa
Giovanna Ferrara, Presidente di Unimpresa
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Roma, 19 ottobre 2023 – La manovra sui conti pubblici per il 2024 ha il fiato corto, con tutte le principali misure finanziariamente sostenute per un solo anno, a causa del Patto di stabilita Ue che sta per tornare in vigore. Lo afferma il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, in un comunicato.

“Occorre uscire immediatamente dall’angolo dei vincoli di bilancio europei che dal prossimo gennaio riprenderanno a ridimensionare l’azione del governo”, afferma Ferrara. “L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha presentato le linee guida della prossima legge di bilancio alla Commissione europea che nelle prossime settimane deve esprimere il prescritto parere sulla nostra ‘finanziaria’. È in questo lasso di tempo, in questo spazio che va avviato il negoziato tra Roma e Bruxelles, magari coinvolgendo altri importanti gabinetti, per rinviare e modificare le assurde norme europee sulle finanze pubbliche”.

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“La Germania ha ottenuto proprio oggi la guida dell’Eba, l’autorità bancaria europea, dopo l’uscita dell’italiano Andrea Enria. Berlino, pertanto, può essere coinvolta in questo negoziato, facendo leva anche sull’assegnazione di un incarico fondamentale per la regolamentazione degli istituti di credito”, aggiunge Ferrara.

In base alle informazioni fornite da Unimpresa, la manovra 2024 prevede misure per un valore di 50 miliardi di euro, di cui 20 miliardi di euro di investimenti. Tuttavia, la maggior parte di queste misure è finanziata con risorse temporanee, come i fondi del Recovery Plan o le risorse del Fondo complementare.

Il ritorno del Patto di stabilita Ue, previsto per gennaio 2024, impone agli Stati membri di rispettare alcuni vincoli di bilancio, tra cui un rapporto deficit/Pil non superiore al 3% e un rapporto debito/Pil non superiore al 60%.

L’Italia, che ha un rapporto deficit/Pil pari al 6,1% e un rapporto debito/Pil pari al 151,8%, è uno degli Stati membri che è più in difficoltà nel rispettare questi vincoli.

Il negoziato con l’Ue per modificare le regole del Patto di stabilita è quindi considerato fondamentale per l’Italia, in modo da poter continuare a sostenere la crescita economica e l’occupazione.

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