Home Italia Un cuore a metà, una famiglia raddoppiata: nasce a Roma il primo...

Un cuore a metà, una famiglia raddoppiata: nasce a Roma il primo caso italiano di madre con cardiopatia congenita che partorisce due gemelli

medico
medico
Pubblicità
Condividi

Roma, 14 febbraio 2024 – Una storia di speranza e di tenacia che sfida ogni pronostico: una donna di 36 anni, nata con metà cuore, ha dato alla luce due gemelli, un maschio e una femmina, in un parto cesareo eseguito al Policlinico Gemelli di Roma.

Un evento eccezionale, il primo in Italia e il quarto al mondo, che è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra le équipe dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e del Policlinico Gemelli. La donna, che ha 36 anni, è nata con una grave cardiopatia congenita, priva del ventricolo destro. Fin da bambina è stata assistita dai cardiologi del Bambino Gesù, che hanno seguito il suo percorso di crescita e l’hanno supportata nel suo desiderio di diventare madre.

Pubblicità

“Sapevo di correre tanti rischi con il mio cuore a metà, ma la nascita dei gemelli è stata un’emozione indescrivibile”, ha detto la donna, visibilmente commossa. “La loro forza e vitalità mi danno la forza per affrontare qualsiasi ostacolo”.

La storia di questa donna è un esempio di coraggio e di speranza. Dimostra che, con il giusto supporto medico e una grande determinazione, è possibile superare anche le sfide più difficili e realizzare i propri sogni.

Un caso che apre nuovi orizzonti per le donne con cardiopatie congenite che desiderano diventare madri, dimostrando che la maternità è possibile anche in presenza di gravi malformazioni cardiache.

L’evento è stato accolto con grande gioia da tutto il personale medico e sanitario che ha seguito la donna nel suo percorso. “Siamo orgogliosi di aver contribuito a questa nascita straordinaria”, ha detto il Professor Antonio Amodeo, Direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia Pediatrica del Bambino Gesù. “La storia di questa donna è un messaggio di speranza per tutti i pazienti con cardiopatie congenite”.

Un piccolo miracolo che riempie di gioia e di speranza non solo la famiglia coinvolta, ma anche l’intera comunità medica e scientifica.

Pubblicità

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here
Captcha verification failed!
CAPTCHA user score failed. Please contact us!