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Superbonus e compensazioni: Unimpresa: “Impatto di 42 miliardi su economia e settore edilizio

Un'analisi di Unimpresa rivela l'enorme flusso di crediti d'imposta generati dalle agevolazioni fiscali nel settore edilizio, evidenziando le sfide e le opportunità per l'economia italiana.

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Il settore edilizio italiano ha beneficiato significativamente di una serie di incentivi fiscali, tra cui spicca il Superbonus 110%. Queste misure hanno generato un volume complessivo di compensazioni di crediti d’imposta pari a 41,6 miliardi di euro negli ultimi tre anni. I dati, forniti dal Centro studi di Unimpresa, mostrano che nel solo 2024, le compensazioni hanno raggiunto i 14,3 miliardi di euro, segnando un incremento considerevole rispetto agli anni precedenti.

Il Superbonus 110% rappresenta la maggior parte di queste compensazioni, con una percentuale che raggiunge il 76,2% del totale, ovvero 31,7 miliardi di euro. Tale predominanza sottolinea l’importanza di questa agevolazione nel sostenere l’attività edilizia, specie in un periodo post-pandemico critico per l’economia.

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Tuttavia, nonostante i benefici evidenti in termini di stimolo economico, la gestione delle finanze pubbliche legate al Superbonus non è stata esente da critiche. Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, sottolinea la necessità di una maggiore regolamentazione e controllo: “È essenziale stabilire un punto fermo nell’applicazione del Superbonus, introducendo procedure di autorizzazione preventiva e limiti di spesa per garantire un impatto sostenibile sul bilancio pubblico.”

Inoltre, l’accessibilità delle agevolazioni attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito ha ampliato il raggio di azione del Superbonus, permettendo anche a chi non aveva fondi immediati di beneficiare degli incentivi e avviare lavori edilizi.

La rielaborazione dei dati del ministero dell’Economia ha anche permesso di osservare una trasformazione nella distribuzione dei crediti d’imposta tra i diversi settori, con una riduzione significativa della quota compensata dalle banche e dai servizi postali a favore di altre imprese del settore finanziario e immobiliare.

Questi cambiamenti indicano una diversificazione degli ultimi detentori dei crediti, che potrebbe avere implicazioni future sul fabbisogno statale e sulla reale fruibilità dei crediti, influenzando così l’industria dell’edilizia e l’economia più in generale. Il dibattito sull’efficacia e sulla sostenibilità del Superbonus continua a essere centrale nel contesto economico italiano.

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