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AcomeA SGR – Las PASO, cresce l’attenzione degli investitori sull’Argentina

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Antonio Trevi
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A cura di Martina Daga, Junior Macro Economist, AcomeA SGR

A pochi giorni dalle primarie in Argentina (Las PASO) i candidati sono alle battute finali dei loro tour elettorali e l’attenzione degli investitori è massima data la delicatezza della situazione economica in Argentina. Qualunque sia il governo a salire in carica, infatti, si troverà di fronte ad una situazione macroeconomica complessa, con l’inflazione superiore al 110% YoY, riserve FX nette negative e un’onerosa tabella di ripagamenti all’IMF nei prossimi anni. In questo contesto sono necessarie riforme strutturali e un governo il più credibile possibile per portare avanti le negoziazioni con l’IMF. Già qualche settimana fa l’attuale ministro delle finanze Sergio Massa ha raggiunto uno Staff Level Agreement con l’IMF, che dovrà essere approvato dal board non prima della seconda parte del mese di agosto, per anticipare esborsi dovuti dall’IMF all’Argentina nella seconda parte dell’anno al mese di agosto e che dia sollievo al Paese almeno fino alle elezioni generali del 22 ottobre.

Il PASO, oltre a decretare il candidato Presidente che ciascun partito porterà alle elezioni generali, darà un’importante indicazione sulla popolarità dei partiti nel Paese e sul possibile esito delle elezioni generali di ottobre. Dai più recenti sondaggi sembra favorito per la vittoria il partito all’opposizione Juntos por el Cambio (JxC) che presenta alle primarie due candidati: Patricia Bullrich e Horacio Larreta. Il partito al governo Union por la Patria (UxP) presenta l’attuale ministro delle finanze Sergio Massa e Juan Grabois, volto di estrema sinistra del Paese. I sondaggi vedono i due principali partiti molto vicini, con un leggero vantaggio per JxC ma, dato il lieve scarto, non si può escludere una sorpresa. Queste elezioni vedono la partecipazione di un terzo polo, La Libertad Avanza di Javier Milei, di estrema destra populista, molto popolare tra i giovani in Argentina e che, senza avere dietro una struttura di partito ben affermato, è visto come stand alone man, ha guadagnato molta popolarità, dai sondaggi aveva raggiunto circa un 25% a maggio di quest’anno per poi scendere a circa un 20% recentemente.

Nonostante i risultati dei sondaggi, potrebbe esserci una sorpresa a favore dell’attuale partito al governo in quanto, nonostante Massa sia ministro delle finanze con un ruolo di primo piano nel deterioramento macroeconomico del Paese, dal punto di vista micro il partito ha sostenuto alcune fasce della popolazione, garantendogli quindi appoggio. Il partito gode di un elettorato molto fedele storicamente e, inoltre, la decisione di avere come altro candidato alle primarie Grabois, rappresentate di un’ala più estrema del partito, potrebbe servire ad attrarre i voti dell’ala più estrema della sinistra, togliendoli a partiti minori. È da ricordare che i partiti per poter partecipare alle elezioni generali devono ottenere almeno 1.5% dei voti al Paso.

Un altro importante attore nel quadro politico argentino è Javier Milei che è stato in grado di attrarre molti voti dalla destra, togliendoli a JxC; quindi, la performance di questo ultimo dipenderà anche da quanti voti riuscirà effettivamente ad ottenere Milei al PASO e poi alle elezioni generali. Milei rimane una grande incognita per queste elezioni, è riuscito ad ottenere molto consenso basandosi sullo scontento della popolazione e presentandosi come fonte di radicale cambiamento, il suo elettorato è composto principalmente da giovani e votanti per la prima volta, di cui è difficile prevedere il comportamento alle elezioni. Un importante fattore da considerare post-PASO sarà la capacità del candidato alla presidenza di JxC di attrarre i votanti del suo oppositore alle primarie, date le divergenze ideologiche di Larreta e Bullrich non è infatti scontato che i voti ottenuti da entrambi al PASO convergano alle elezioni generali verso l’unico candidato. In caso di vittoria di Larreta, che è tipicamente più moderato e di un’ala più centrista del partito, potrebbe non essere in grado di attrarre i voti della Bullrich, che potrebbero convergere verso Milei. Tra i due per ora sembra favorita Patricia Bullrich, anche se nelle ultime settimane è cresciuta la popolarità di Larreta, probabilmente anche grazie ai voti degli indecisi. 

Le incognite sono tante e la differenza nei sondaggi tra i primi due partiti è minima, se dovesse essere confermata dai risultati di domenica, ci sarebbe una grande incertezza alle elezioni del 22 ottobre.

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