Lo studio è stato condotto su criceti da laboratorio, individuando nelle loro cellule una zona nella quale si formano le molecole tossiche che originano il morbo di Alzheimer. Il meccanismo dell’inizio della malattia è innescato da alcune molecole composte da pochissimi frammenti di DNA, gli oligomeri, che formano la proteina beta-amiloide, che sappiamo essere responsabile delle placche tipiche dell’Alzheimer.
Da qui in poi si aprono nuove strade per la ricerca, scoperto il meccanismo che dà il via alla malattia, la scienza sarà in grado di studiare nuove e più appropriate terapie per bloccare la malattia proprio sul nascere. I primi risultati ottenuti dal team di ricercatori condotto dal prof. Cattaneo, utilizzando anticorpi attivi all’interno delle cellule, fanno già ben sperare e potrebbero essere la nuova arma per sconfiggere l’Alzheimer.
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