Dichiarazione del sindaco Monica Sabatino sul lavoro svolto dai dipendenti comunali Eugenio Mannarino e Giacomo Bazzarelli sui luoghi del terremoto
«Solo il sorriso e la disponibilità delle persone sono in grado di sconfiggere le tragedie e di tornare ad apprezzare l’alba dopo la notte scura. Un sentimento comune a chi ha sentito sulla propria pelle gli effetti nefasti del terremoto. Non è solo la perdita fisica dei propri cari o della casa in cui si è cresciuti a far aumentare il grado di alienazione, ma è soprattutto la perdita della memoria e dei propri ricordi, implosi e accatastati come le rovine di un palazzo troppo fragile per resistere alla forza della natura. Sono questi i frangenti in cui l’umanità prende il sopravvento sull’essere umano, la solidarietà sull’egoismo, il valore dell’amore sull’interesse personale. Lo sanno bene i volontari che sacrificano la propria vita e i propri affetti per donare una speranza, sia essa un abbraccio o un pasto caldo poco importa. La presenza in questo caso è testimonianza non solo di impegno e disponibilità, ma anche di condivisione pura, senza esitazioni e senza remore».
Anche due dipendenti del comune di Amantea hanno compiuto questo viaggio mettendo a disposizione le loro competenze e le proprie professionalità. Eugenio Mannarino e Giacomo Bazzarelli, come già fatto nel recente passato, zaino in spalla e tanta buona volontà, si sono recati nelle Marche, nello specifico presso il comune di Pievebovigliana, per supportare, dal punto di vista amministrativo, la municipalità chiamata ad adempiere in tempi strettissimi a ciò che la burocrazia richiede nella fase di ricostruzione».
«Dopo essere tornati hanno raccontato la propria esperienza: le crepe nei muri, visibili e profonde, non hanno scalfito la voglia di rivalsa di queste popolazioni abituate a convivere con una natura complessa e selvaggia, ma anche così affascinante da sembrare eterna. Non si sono risparmiati, lavorando oltre le umane possibilità e lontano dai riflettori, offrendo non solo risposte dal punto di vista tecnico, ma anche quella dose di altruismo che è presente nella gente onesta e perbene. Il sindaco del comune marchigiano, Sandro Luciani, nonostante mille impegni ed obblighi, ha provveduto ad inviare una missiva al municipio nepetino sottolineando come i due impiegati abbiano fatto in modo di garantire la continuità amministrativa di Pievebovigliana, andando anche oltre il dovere professionale. Eugenio e Giacomo, ed è bene chiarirlo, non solo non hanno percepito un euro, ma compiendo tale atto hanno anche rinunciato agli straordinari dovuti per il periodo elettorale. Queste sono le storie che rendono la nostra città migliore e che ci legano al Natale con quello spirito di servizio che dimentichiamo troppo spesso, nella frenesia di un regalo che non è però il dono del cuore. Ad Eugenio e a Giacomo e a coloro che disinteressatamente si preoccupano degli altri l’abbraccio mio personale e di tutta la comunità».
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