DONNE INATTIVE E DISOCCUPATI DI LUNGA DURATA: 1000 NUOVI PROFILI PRONTI A FARE IMPRESA.
IL PROGETTO YES I START UP CENTRA L’OBIETTIVO CON 9 MESI DI ANTICIPO, INCROCIANDO LA NUOVA VOGLIA DI AUTOIMPRENDITORIALITÀ
Roma, 15 marzo 2022 – Torna a crescere l’occupazione: in particolare tra le fasce più fragili che nell’ultimo anno, spinte anche da un cambiamento di mentalità, indotto dalla pandemia, scelgono sempre di più di mettersi in proprio. I numeri dei progetti di Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) e ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) confermano l’inversione di tendenza: sono sempre di più le donne e gli inattivi che hanno trovato lavoro o che se ne sono inventati uno nuovo, grazie alle misure di supporto all’autoimprenditorialità. Infatti, la disoccupazione, già in calo nel nostro Paese, è tornata ai livelli pre-Covid (dati Istat, dicembre 2021) e la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,3%, pari a -29mila unità rispetto a novembre 2021) si osserva tra le donne e per tutte le classi d’età: un calo che sfiora l’8%, pari a -184mila persone, se rapportato a dicembre 2020. Non solo: in quest’ultimo anno, il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni registra un calo del 4,7%, pari a -653mila. Numeri che includono anche coloro che hanno deciso di intraprendere un percorso di autoimprenditorialità e mettersi in proprio: tra questi, cresce sensibilmente la partecipazione al progetto Yes I Start Up, che ha segnato un vero e proprio record, raggiungendo, con nove mesi di anticipo, l’obiettivo di formare all’autoimprenditorialità 1000 profili, tra donne inattive e disoccupati di lunga durata.
DONNE E DISOCCUPATI: VOGLIA DI CREARE IMPRESA
Infatti a maggio del 2021 il programma Yes I Start Up (YISU) – attuato dall’ Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), in accordo con ANPAL e fino ai primi mesi dell’anno scorso rivolto solo ai Neet (giovani, entro i 29 anni, Not in Education, Employment or Training) – ha allargato la platea a donne inattive e disoccupati di lunga durata (anche over 50), con lo scopo di formare, entro il 31 dicembre 2022, un migliaio di soggetti di queste categorie, per poi avviarli all’impresa e permettere loro di accedere in particolare al Fondo Rotativo Nazionale SELFIEmployment, gestito da Invitalia. Scopo centrato in pieno, battendo i tempi stabiliti, dato che a metà marzo 2022 si stima che sarà raggiunta la cifra di 1000 persone coinvolte nei percorsi formativi (al momento sono oltre 800), alle quali saranno fornite le basi e l’assistenza per strutturare in maniera compiuta la propria idea di impresa, o di attività professionale.
Tra i beneficiari di questo programma figurano prevalentemente donne inattive (47,4%), seguite da donne (32,4%) e uomini (21,2%) disoccupati di lunga durata; la maggioranza di loro è italiana (94%), ha meno di 50 anni (fascia che occupa il 20% degli interessati), possiede un diploma di scuola secondaria, mentre il 10% ha conseguito una laurea specialistica e l’8% triennale. Il 36% dichiara di non avere nessuna esperienza lavorativa, o di aver lavorato con contratti a tempo determinato (27,4%, indeterminato 13,3%). Quanto alla provenienza geografica, figurano in testa Campania, Sicilia, Puglia e Lazio.
Per tutte e tutti le principali motivazioni per seguire il progetto Yes I Start Up, per il quale è stato espresso unanime gradimento e apprezzamento, sono state l’esigenza di mettersi in gioco, sviluppare un’idea innovativa e realizzare una propria passione. Molti dei partecipanti hanno già in mente come costituire un’impresa: prevalentemente, nei settori del commercio, alloggio, ristorazione e servizi, nella forma giuridica individuale, con agevolazioni da richiedere tramite microcredito e piccoli prestiti.
“YOLO” E NEET: I GIOVANI TORNANO A METTERSI IN GIOCO
È una tendenza generale, cresciuta durante la pandemia probabilmente anche a causa del fenomeno sociale chiamato “You Only Live Once” che ha spinto quasi un lavoratore su due nel mondo a rimettere in discussione la propria vita lavorativa. Secondo dati recenti (ottobre 2021, Il Sole 24 Ore), più del 40% della forza lavoro globale intendeva lasciare il proprio datore di lavoro nel corso del 2021. Per l’Italia la percentuale generale scende al 33%, ma tra i giovani ancora oggi uno su due sta valutando di cambiare. E, in questo specifico contesto, sono ottimi i risultati di Yes I Start Up anche per la formazione dei Neet, che nel biennio 2019-2020 ha raggiunto oltre 1700 giovani, e con la nuova edizione – avviata a maggio 2021 – altri circa 400 con l’obiettivo di arrivare a fine anno 2022 a circa 1200. Si tratta di uomini (51%) e donne (49%), quasi tutti italiani e per lo più sopra i 20 anni. Anche in questo caso, la Campania si conferma la Regione che registra la più alta provenienza. La metà di questi ragazzi ha un diploma di scuola secondaria e il 5% una laurea, sia triennale che specialistica.
Nicola Patrizi, project manager di Yes I Start Up, racconta le peculiarità di questa iniziativa formativa dedicata all’autoimpiego: «Yes I Start Up è un modello di intervento concepito per formare e accompagnare giovani, donne e disoccupati ad accedere alle misure di finanza pubblica che consentono la creazione di impresa. Nato per i Neet, è diventato un modello replicabile per diversi target, grazie ai suoi elementi di forza: il partenariato pubblico-privato che permette di erogare la formazione in tutta Italia attraverso una rete diffusa di soggetti attuatori e docenti e con un modello formativo standardizzato; una piattaforma integrata, nata con la FAD per rispondere all’emergenza pandemica e perfezionata per permettere l’intera gestione del progetto in modalità informatizzata, con una semplificazione dei processi e riduzione dei tempi di gestione, per un accesso continuo alle opportunità formative».
COSA SONO YES I START UP E SELFIEmployment
Yes I Start Up e il progetto di Supporto per l’accesso alla misura SELFIEmployment fanno parte di un programma per la formazione all’autoimpiego e l’accompagnamento alla creazione di un’attività d’impresa, attuato dall’Ente Nazionale per il Microcredito, in accordo con ANPAL. Iniziative che, negli ultimi quattro anni, attraverso percorsi di formazione e accompagnamento, hanno visto nascere circa mille nuove imprese, guidate da ex Neet (finanziate con SELFIEmployment e dal programma Resto al Sud). Il progetto Yes I Start Up propone un modello innovativo e totalmente replicabile, tanto da essere già stato attivato, nell’ottobre 2018, anche dalla Regione Calabria (YISU Neet Calabria), con risultati notevoli: 830 Neet formati, 646 domande di finanziamento presentate e più di 360 aziende ammesse.
I numeri di SELFIEmployment sono altrettanto confortanti: ad un anno dall’uscita del nuovo Avviso pubblico – che offre un finanziamento a tasso zero fino a 50mila Euro a nuove iniziative imprenditoriali promosse da NEET, donne inattive e i disoccupati da più di 12 mesi – la misura ha registrato circa 1.200 domande di ammissione alle agevolazioni, a fronte di circa 39 milioni di Euro di finanziamenti richiesti, di cui 8 milioni già attivati dalle iniziative finanziate. Ben il 60% dei beneficiari ammessi alle agevolazioni sono donne (inattive, neet o disoccupate di lunga durata), che hanno apprezzato l’agile iter per la fruizione dell’incentivo.
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