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Economia

Banca d’Italia: Unimpresa Chiede a Panetta di Favorire il Coordinamento tra Politica Monetaria e Fiscale

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Nel dare il benvenuto al nuovo Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, Unimpresa esprime il desiderio che egli promuova fin da subito un dialogo costruttivo all’interno dell’istituzione della Banca Centrale Europea, in modo da favorire una collaborazione efficace con l’Unione Europea e le istituzioni nazionali all’interno della zona euro. È importante sottolineare che questo non significa mettere in discussione l’indipendenza fondamentale della Banca Centrale, ma piuttosto promuovere un meccanismo che consenta una migliore coordinazione tra le politiche monetarie e fiscali.

«Nel formulare gli auguri di buon lavoro al nuovo governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, auspichiamo che, sin da subito, si attivi, nell’ambito dell’esecutivo della Banca centrale europea a favorire un proficuo dialogo con l’Unione europea e le istituzioni nazionali dell’area euro. Non si tratta, sia chiaro, di ridimensionare la fondamentale indipendenza della Banca centrale, quanto, piuttosto, a mettere in atto un meccanismo volto a coordinare le azioni di politica monetaria con quelle di politica fiscale».

Giuseppe Spadafora, Vicepresidente Unimpresa

Il recente aumento repentino dei tassi di interesse, che sono passati dal livello zero al 4,5% in poco più di un anno, ha dimostrato la necessità di sviluppare rapidamente un modello di funzionamento più efficace per le istituzioni politiche ed economiche all’interno dell’eurozona. Sebbene l’inflazione stia diminuendo, seppur a un ritmo più contenuto rispetto alle previsioni di luglio 2022, non possiamo ignorare gli impatti negativi che i tassi d’interesse stanno avendo sul credito bancario, sugli investimenti delle imprese e sui consumi delle famiglie. Il rischio di un rallentamento della ripresa economica, che potrebbe portare l’economia non solo in Italia ma anche in altre zone, su un terreno negativo, è sempre più elevato.

«Quanto accaduto negli ultimi mesi, con il repentino rialzo del costo del denaro, portato da livello zero al 4,5% in poco più di un anno, dimostra la necessità di arrivare, in tempi brevi, a un radicale modello di funzionamento delle istituzioni politiche ed economiche dell’eurozona: se, infatti, l’inflazione sta calando, seppur a un ritmo assai più contenuto rispetto agli auspici di luglio 2022, non possiamo sottacere gli effetti negativi che i tassi d’interesse stanno cagionando sul versante del credito bancario, quindi sugli investimenti delle imprese e sui consumi delle famiglie. Il rischio che si arrivi a fiaccare la ripresa, portando la nostra economia, e non solo quella, su un terreno negativo, è sempre più alto»

Giuseppe Spadafora, Vicepresidente Unimpresa

Unimpresa ritiene che un coordinamento più stretto tra politica monetaria e fiscale sia essenziale per mitigare questi rischi e promuovere una stabilità economica duratura. La collaborazione tra le istituzioni nazionali e sovranazionali è fondamentale per affrontare le sfide economiche attuali e garantire la prosperità a lungo termine.

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