Taormina, 27 maggio 2015 – “Una dieta qualitativamente e quantitativamente sbagliata e la sedentarietà determinano uno spiccato aumento del rischio cardiovascolare nonché una spiccata compromissione dell’ apparato osteomuscolare”, ribadisce l’endocrinologo torinese e spiega che “una compromissione dell’equilibrio endocrino e metabolico, determinando alterazioni ormonali e del metabolismo glucidico e lipidico, favorisce un invecchiamento precoce”.
[easy_ad_inject_1]”L’eccedenza ponderale – aggiunge – quale fattore fortemente predisponente al diabete determina uno spiccato aumento del rischio cardiovascolare. Un’appropriata educazione sull’importanza dello stile di vita, con particolare riferimento alla nutrizione equilibrata e un costante esercizio fisico, fino all’ambito sportivo, coinvolge dunque l’endocrinologo interessato a prevenire i disturbi e le malattie endocrinometaboliche prima ancora che a curarle”.
Un appropriato esercizio fisico e una dieta bilanciata prevengono rischio cardiovascolare e deterioramento della funzione muscolare e scheletrica”, lo sottolinea Ezio Ghigo, direttore della Scuola di medicina dell’Università di Torino e della Divisione universitaria di Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo della Città della Scienza e della Salute di Torino.
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