Pubblicità
libri

Duran Duran, arriva la biografia sulla band icona pop generazionale

Pubblicità
Published by
Redazione
Pubblicità
Condividi

“Please please tell me now” di Stephen Davis in libreria dal 9 novembre

Please please tel me now. La storia dei Duran Duran” sarà in libreria dal 9 novembre, pubblicata in Italia da Il Castello marchio Chinaski Edizioni. Il libro firmato dal celebre giornalista Stephen Davis (già autore del best seller “Il martello degli dei. La saga dei Led Zeppelin”), attraverso interviste esclusive ai membri del gruppo, amici e collaboratori, ricostruisce dettagliatamente la loro storia dagli esordi nel 1978 fino ai giorni nostri.

Appassionati di artisti glam e synth pop del periodo come Roxy Music, David Bowie e Ultravox, LeBon e soci si misero alla ricerca di sound inedito per l’epoca: “E se i Velvet Underground fossero prodotti da Giorgio Moroder? Potremmo avere un sound di quel tipo?”.

Duran Duran

Belli, giovani e sfrontati, sin dagli esordi sono stati capaci di realizzare musica raffinata e muoversi nei circo­li più glamour: Nick Rhodes era vicino ad Andy Warhol (“Oh, amo quel Nick…”, confidò ad Andy Taylor, “e a casa ho una sua foto, come prova!”), Simon Le Bon molto legato alla principessa Diana (“Qualcuno aveva confidato a Simon che era lui il preferito di Diana!”) e John Taylor in intimità con la celebre “bad girl” inglese Amanda De Cadenet.

Dagli esordi a Birmingham il gruppo attirò presto l’attenzione della discografia e dei mass media, rendendoli una delle prime band a ricevere un’esposizione mediatica mai accaduta nella musica. Questo soprattutto grazie all’uso massiccio del videoclip come strumento promozionale, ma anche allo sfruttamento del merchandise (“Il loro merchandising rivolto ai teenager comprendeva vestiti, accessori, astucci e scatole per il pranzo, cosmetici, caramelle”).

Moda e arte poi sono da sempre due degli elementi che hanno contribuito alla loro affermazione. Sin dall’inizio della loro carriera, i Duran Duran iniziarono a collaborare con stilisti quali Perry Haines, Kahn & Bell e Anthony Price, in grado di dare al gruppo un’immagine raffinata ed elegante che recuperava i canoni neo romantici dell’epoca. Questa attenzione per l’estetica interessò numerose riviste giovanili e musicali britanniche e americane, che iniziarono a ritrarre i loro look puliti e aggressivi allo stesso tempo.

John Taylor, Nick Rhodes, Roger Taylor, Andy Taylor e Simon Le Bon raccontano di come siano diventati una delle rock band più influenti del pianeta, con oltre cento milioni di dischi in tutto il mondo e tour sempre sold out.
Nel volume sono documentati anche la prima scissione del 1985 passando per le varie reunion fino agli ultimi anni, con tutte le vicissitudini personali, la sopravvivenza della band rispetto ai vari matrimoni dei componenti e il rapporto con i nuovi social media. Con successi senza tempo come “Hun­gry Like the Wolf”, “Girls on Film”, “Rio”, “Save a Prayer” e “A View to A kill” la musica li ha consacrati come i più significativi rappresentanti della musica degli Anni ‘80, non meno sono diventati anche in Italia un’icona generazionale e un punto di riferimento della cultura di massa.

Stephen Davis è il giornalista e bio­grafo rock più famoso d’America, autore di numerosi bestseller,

Duran Duran, arriva la biografia sulla band icona pop generazionale

“Please please tell me now” di Stephen Davis in libreria dal 9 novembre

Please please tel me now. La storia dei Duran Duran” sarà in libreria dal 9 novembre, pubblicata in Italia da Il Castello marchio Chinaski Edizioni. Il libro firmato dal celebre giornalista Stephen Davis (già autore del best seller “Il martello degli dei. La saga dei Led Zeppelin”), attraverso interviste esclusive ai membri del gruppo, amici e collaboratori, ricostruisce dettagliatamente la loro storia dagli esordi nel 1978 fino ai giorni nostri.
Appassionati di artisti glam e synth pop del periodo come Roxy Music, David Bowie e Ultravox, LeBon e soci si misero alla ricerca di sound inedito per l’epoca: “E se i Velvet Underground fossero prodotti da Giorgio Moroder? Potremmo avere un sound di quel tipo?”.
Belli, giovani e sfrontati, sin dagli esordi sono stati capaci di realizzare musica raffinata e muoversi nei circo­li più glamour: Nick Rhodes era vicino ad Andy Warhol (“Oh, amo quel Nick…”, confidò ad Andy Taylor, “e a casa ho una sua foto, come prova!”), Simon Le Bon molto legato alla principessa Diana (“Qualcuno aveva confidato a Simon che era lui il preferito di Diana!”) e John Taylor in intimità con la celebre “bad girl” inglese Amanda De Cadenet.
Dagli esordi a Birmingham il gruppo attirò presto l’attenzione della discografia e dei mass media, rendendoli una delle prime band a ricevere un’esposizione mediatica mai accaduta nella musica. Questo soprattutto grazie all’uso massiccio del videoclip come strumento promozionale, ma anche allo sfruttamento del merchandise (“Il loro merchandising rivolto ai teenager comprendeva vestiti, accessori, astucci e scatole per il pranzo, cosmetici, caramelle”).
Moda e arte poi sono da sempre due degli elementi che hanno contribuito alla loro affermazione. Sin dall’inizio della loro carriera, i Duran Duran iniziarono a collaborare con stilisti quali Perry Haines, Kahn & Bell e Anthony Price, in grado di dare al gruppo un’immagine raffinata ed elegante che recuperava i canoni neo romantici dell’epoca. Questa attenzione per l’estetica interessò numerose riviste giovanili e musicali britanniche e americane, che iniziarono a ritrarre i loro look puliti e aggressivi allo stesso tempo.
John Taylor, Nick Rhodes, Roger Taylor, Andy Taylor e Simon Le Bon raccontano di come siano diventati una delle rock band più influenti del pianeta, con oltre cento milioni di dischi in tutto il mondo e tour sempre sold out.
Nel volume sono documentati anche la prima scissione del 1985 passando per le varie reunion fino agli ultimi anni, con tutte le vicissitudini personali, la sopravvivenza della band rispetto ai vari matrimoni dei componenti e il rapporto con i nuovi social media. Con successi senza tempo come “Hun­gry Like the Wolf”, “Girls on Film”, “Rio”, “Save a Prayer” e “A View to A kill” la musica li ha consacrati come i più significativi rappresentanti della musica degli Anni ‘80, non meno sono diventati anche in Italia un’icona generazionale e un punto di riferimento della cultura di massa.
Stephen Davis è il giornalista e bio­grafo rock più famoso d’America, autore di numerosi bestseller,

Pubblicità
Share
Redazione
Published by
Redazione

Recent Posts

Premio Moda® Città dei Sassi 2024: La fusione di moda, arte e sostenibilità

Moda, arte e sostenibilità: un trio vincente a Matera Il Premio Moda® Città dei Sassi…

31 Agosto 2024

L’Associazione Mamma Lucia compie 50 anni!

L'Associazione Mamma Lucia il 29 agosto 2024 ha compiuto 50 anni, fondata nel 1974 dalla…

31 Agosto 2024

Auto elettriche: crollo in Europa, stagnazione negli USA, crescita incerta in Cina

Il mercato delle auto elettriche sta attraversando una fase complessa e disomogenea a livello globale.…

31 Agosto 2024

Nicole Pentrelli è Miss Puglia 2024

Nicole Pentrelli, una talentuosa studentessa dell'Accademia delle Belle Arti e di recitazione teatrale, ha conquistato…

30 Agosto 2024

“Si Antes Te Hubiera Conocido” di Karol G è il brano più trasmesso in radio

La parola d’ordine dell’Airplay della Settimana #35 è solo una: internazionalità, con nuovi protagonisti e…

30 Agosto 2024

Sicurezza, SAPPE al Governo: necessario il rinnovo del Contratto e la Previdenza Dedicata. Poliziotti pronti alla mobilitazione

L'importanza del rinnovo contrattuale Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha lanciato un appello urgente…

30 Agosto 2024
Pubblicità