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Gaza. Quarto giorno di raid israeliani e 100 morti. Hamas: “Non abbiamo paura delle minacce”

Guerra Israele Gaza
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Guerra Israele Gaza
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Non si allenta la tensione a Gaza e le vittime innocenti stanno pagando per la mancanza di capacità dei propri rispettivi Paesi di costruire una vita di pace e di tolleranza. Ecco le notizie del quarto giorno di pazzia in una terra da sempre martoriata dall’odio.

Israele: Hamas nasconde razzi in scuole

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10.30 Israele accusa Hamas di nascondere i razzi nelle scuole. – Il portavoce militare di Israele in un comunicato riferisce di un attacco avvenuto ieri contro una base di addestramento militare creata vicino a una scuola di Gaza. Ha poi precisato che dentro l’Istituto scolastico ci sarebbero razzi e nelle sue vicinanze vi è l’entrata di un tunnel “adibito a fini terroristici”.

10.00 Leader di Hamas, Haniye:”Non abbiamo paura minacce” – Il leader di Hamas a Gaza, Haniye dichiara ai media palestinesi rivolgendosi a Israele: “Non abbiamo paura delle minacce del nemico. Il sangue dei leader non ha più importanza del sangue dei bambini e delle famiglie”. “Ponete fine ai vostri crimini contro il nostro popolo perché la vostra aggressione non raggiungerà gli obiettivi che vi siete posti”, ha aggiunto Haniye . “La nostra gente vincerà a prescindere dal numero di vittime”, ha proseguito il leader di Hamas, “il nostro popolo è unito e sostiene le resistenza”.

9.00 Razzo di Hamas centra stazione benzina – un razzo di Hamas avrebbe colpito un distributore di benzina nel sud di Israele e provocato una potente esplosione.
Secondo l’esercito israeliano, ci sono alcuni feriti, di cui uno in gravi condizioni. Il razzo aveva come obiettivo Ashdod, città portuale a circa 28 km da Gaza.

8.00 Hamas giura: “pronti a combattere per mesi”. Ecco le condizioni per una tregua – Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas, in un’intervista a una emittente di Gaza ha dichiarato “Hamas è pronto a combattere per mesi”. Il dirigente ha detto che l’eventuale cessate il fuoco dovrà rispettare le condizioni poste da Hamas: rimozione del blocco israeliano di Gaza e liberazione dei palestinesi arrestati lo scorso mese. “Stiamo scrivendo una nuova pagina, e il nemico dovrà sottoscriverla”, ha aggiunto.

7.30 Gaza lancia due razzi contro Haifa: una donna israeliana morta – Anche gli abitanti di Haifa, la città più popolosa nel nord di Israele, si sono trovati la notte scorsa trascinati nel conflitto in corso a Gaza, fra Israele e Hamas. Sirene di allarme sono infatti risuonate dopo un attacco con due razzi, rivendicato poi dalla Jihad di Gaza. Una donna di 80 anni, sopraffatta dallo spavento, è morta di infarto.

06.30 Razzi sparati dal Libano verso Israele – Anche da parte palestinese non si vuole cessare il lancio di razzi. Un razzo sarebbe stato lanciato dal sud del Libano contro il nord di Israele. Lo rende noto un portavoce militare, specificando che non ci sono vittime, in quanto il razzo si è abbattuto su un campo aperto.
La radio pubblica israeliana ha invece reso noto che due razzi di tipo Katiusha hanno raggiunto una zona a nord della cittadina di Kyriat Shmona.

05.00 Altri sei morti palestinesi di cui quattro donne. Si apprende da fonti mediche che a Gaza due raid israeliano hanno lasciato sulla strada altri cinque morti palestinesi tra i quali quattro donne. Il raid è stato eseguito contro Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Il bombardamento aveva come bersaglio la casa di un militante della Jihad islamica. Altre 15 persone sono rimaste ferite. Poco prima, un altro raid ha provocato un morto nel quartiere di Tel el Hawa, nella città di Gaza.
Poco prima un palestinese sarebbe morto in seguito a un raid che ha distrutto la casa di Tel El-Hawa nella quale stava il palestinese 33enne.

00.00 Barack Obama telefona a Netanyahu – Questa notte il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama ha telefonato al premier israeliano Netanyahu, condannando i lanci di razzi su Israele ed esprimendo preoccupazione per il rischio di un’ulteriore escalation della situazione.
Obama ha ribadito il sostegno americano all’alleato israeliano e il suo “diritto di difendersi” dal continuo lancio di razzi ad opera di Hamas ed altre organizzazioni terroristiche. Il presidente americano ha detto che gli Usa sono pronti a facilitare la cessazione delle ostilità e proteggere i civili.

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