La Campania si conferma come la Regione italiana dove i bambini sono più a rischio di maltrattamenti, sia per fattori di rischio che per la mancanza di servizi di prevenzione e contrasto. Secondo l’Indice regionale sul maltrattamento e la cura all’infanzia, curato da Fondazione CESVI, la Campania si posiziona all’ultimo posto per il sesto anno consecutivo.
Le criticità maggiori si riscontrano in cinque dei sei parametri valutati: cura di sé e degli altri, vita sana, vita sicura, lavoro e accesso a risorse. L’unico parametro in cui la Regione non è ultima è l’acquisizione di conoscenza e sapere, dove si classifica diciottesima.
In Campania, CESVI è attiva nel quartiere di San Pietro a Patierno, Napoli, con la Casa del Sorriso. Questa struttura offre supporto a bambini e famiglie in difficoltà. Secondo i dati del Comune di Napoli, il 39% dei 5.267 bambini assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso all’interno del nucleo familiare.
Nella Casa del Sorriso, CESVI e la Cooperativa Sociale Il Grillo Parlante offrono sostegno psicologico, ascolto, orientamento e supporto alla genitorialità. Vengono inoltre organizzati laboratori sportivi, artistico-espressivi e percorsi educativi personalizzati.
A livello nazionale, la pandemia ha avuto un impatto negativo sul benessere dei bambini, aggravando situazioni di maltrattamento e trascuratezza. Tuttavia, iniziano a emergere i primi segnali di ripresa, che devono essere consolidati in un contesto ancora segnato da incertezze geopolitiche ed economiche.
Il focus dell’Indice di quest’anno, intitolato “Le parole sono importanti”, è dedicato all’importanza del linguaggio nel maltrattamento e nella cura all’infanzia. L’abuso psicologico, che include la violenza verbale, è la forma più diffusa di maltrattamento infantile in Europa, colpendo il 36,1% dei bambini.
Per prevenire questo fenomeno, è fondamentale investire nell’educazione alla cura e nel linguaggio positivo, coinvolgendo bambini, genitori e comunità educante. È essenziale formare i professionisti e sviluppare un linguaggio condiviso nei tavoli di coordinamento territoriale.
«Il maltrattamento all’infanzia è un grave problema sociale con conseguenze negative sulla salute fisica e mentale dei bambini, ma anche sull’intera comunità», afferma Stefano Piziali, direttore generale di CESVI. «È un problema di diritti dell’infanzia e di salute pubblica. Le istituzioni, le organizzazioni e i servizi territoriali devono collaborare per contrastarlo e garantire servizi che riducano i rischi nei vari territori».
Attraverso le Case del Sorriso, CESVI lavora sulla prevenzione e la cura, supportando bambini e famiglie in percorsi di crescita e consapevolezza. Un’attenzione specifica viene data al linguaggio, fondamentale per costruire dialoghi positivi e ambienti sicuri.
Piziali conclude: «A partire dalla parola, è possibile gettare le basi per una vita più dignitosa per i bambini a rischio».
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