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Istruzione

La difficile situazione dei docenti di sostegno in Italia

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Il Comitato Docenti di Sostegno (CDS) denuncia l’indignazione della categoria verso i provvedimenti adottati dal ministro Valditara. Le nuove politiche creerebbero precarietà e metterebbero a rischio l’inclusione degli alunni con disabilità.

Gli squilibri nella valutazione dei titoli

Punti per i corsi abilitanti: una questione controversa

Secondo il CDS, l’ordinanza ministeriale attuale prevede un massimo di 36 punti per i corsi abilitanti da 30 CFU, creando disparità tra i docenti di materie specifiche e quelli di sostegno. Questa situazione favorisce alcuni docenti in modo arbitrario e mette a rischio la qualità dell’educazione inclusiva.

La richiesta del CDS

Il CDS chiede la sospensione della valutazione dei titoli abilitanti per le graduatorie di sostegno ADMM e ADSS. Propone una rimodulazione del punteggio per i corsi da 30 CFU, equiparandolo a quello del percorso TFA sostegno.

Percorsi abbreviati e qualità della formazione

Critiche ai corsi “light” dell’INDIRE

Il Comitato esprime preoccupazione per i percorsi abbreviati dell’INDIRE, che compromettono la qualità della formazione dei docenti. Questi corsi, previsti nel Disegno di Legge 71/2024, non garantiscono una preparazione adeguata e potrebbero abbassare gli standard dell’istruzione italiana.

La necessità di soluzioni a lungo termine

Il CDS sostiene che affidarsi a sistemi formativi esteri non risolve il problema della carenza di docenti specializzati in Italia. Invita il governo a promuovere politiche a favore degli atenei italiani, evitando soluzioni temporanee e disomogenee.

La professionalità dei docenti di sostegno sotto esame

Il rischio delle preferenze dei genitori

Secondo il Comitato, il nuovo provvedimento che permette ai genitori di scegliere l’insegnante di sostegno mette in discussione la professionalità dei docenti. Secondo Alessio Golia, coordinatore del CDS, questa misura compromette la trasparenza e l’imparzialità del sistema di reclutamento.

L’appello del CDS

Il Comitato chiede un intervento ministeriale urgente per correggere le disparità e tutelare i bisogni educativi degli alunni più vulnerabili. Confidano in una revisione delle decisioni prese, per garantire equità e qualità nell’istruzione inclusiva.

Aggiornamento: Qui la risposta dei docenti abilitati e specializzati sul sostegno

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  • Riportiamo una lettera giunta avente ad oggetto questo argomento, firmato Docenti *ABILITATI E SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO*.

    CON I PERCORSI ABILITANTI NON SI METTE A RISCHIO LA CONTINUITA’ DIDATTICA, PROTESTE DI ALCUNI DOCENTE INFONDATE NOI DOCENTI ABILITATI E SPECIALIZZATI RICHIEDIAMO DI NON SOSTENERE LE PROTESTE E RICHIESTE CHE PROVENGONO DAL CDS PERCHE’ NON RAPPRESENTANO TUTTI I DOCENTI

    In riferimento al vostro articolo pubblicato con la dicitura "Comitato che rappresenta le istanze di migliaia di docenti specializzati sulle attività di Sostegno", vogliamo intanto precisare che le richieste che vengono poste non rispecchiano affatto migliaia di docenti, ma solo una parte. Rispetto all’aggiornamento delle GPS e alla richiesta di modifica della tabella di valutazione dei titoli noi Docenti *ABILITATI E SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO* ci troviamo nella posizione di dover difendere con evidenza la formazione che abbiamo svolto da diversi mesi con orari sovraumani e un impegno di studio non indifferente. Quindi ci dissociamo completamente dalle richieste fatte nell'articolo pubblicato. La gran parte di noi ha fatto sacrifici in termini di tempo tolto alla famiglia, in termini economici e soprattutto di studio sostenendo ben due prove concorsuali nel pieno degli impegni della chiusura scolastica e avendo fatto un percorso abilitante che altri non hanno sostenuto, per cui E’ LECITO CHE TALE PUNTEGGIO SIA RICONOSCIUTO. L’articolo cita: “Tale revisione dei punteggi e della tabella dei titoli” è cruciale per preservare la continuità didattica e la qualità dell'insegnamento destinato agli alunni con disabilità. Tuttavia, tutti coloro che hanno sostenuti questi percorsi abilitanti che si inseriranno in prima fascia sostegno e SONO DOCENTI SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO! Per cui, la continuità didattica non viene minimamente toccata e nessuna graduatoria viene stravolta! Partendo dalla premessa che la professione del Docente (disciplinare o di sostegno) necessita di costante formazione e aggiornamento, abbiamo scelto consapevolmente di partecipare ai bandi di concorso emanati dalle diverse Università italiane a seguito del DPCM citato in oggetto. Comprendiamo la difficoltà di coloro che questa opportunità non l’hanno POTUTA (siamo a conoscenza che alcune classi di concorso non sono state attivate a causa, purtroppo, di scarso fabbisogno regionale) o VOLUTA cogliere (probabilmente per la scarsa informazione, per l’impegno oneroso richiesto sia dal punto di vista economico che di studio). TUTTAVIA COME OGNI ORDINANZA EMANATA NEGLI ANNI PASSATI, l’abilitazione su materia ha sempre garantito un punteggio aggiuntivo in tutte le classi di concorso previste per ogni candidato, inclusa la classe di concorso sul sostegno. È possibile infatti fare riferimento alle due precedenti ordinanze degli anni precedenti (O.M. 60/2020 e O.M. 112/2022). Diversamente da quanto le voci di corridoio sostengono in questi giorni, era già chiaro, nei mesi precedenti all’apertura del bando, che sarebbe stato possibile ottenere un punteggio aggiuntivo a seguito del conseguimento dell’abilitazione su materia e sul web si rimanda ad alcuni esempi a titolo esemplificativo e non esaustivo. È previsto un ulteriore punteggio sulle altre classi di concorso in quando la formazione che stiamo ricevendo dal sistema universitario, riveste delle aree trasversali che riguardano la globalità della professione docente e non una preparazione settoriale sulla disciplina specifica e curricolare. Sono previsti infatti corsi sulla valutazione per la costruzione pratica di griglie e strumenti necessari nella didattica, sulla progettazione didattica, sulle prassi inclusive e innovative e tanto altro. Questo non rappresenta una novità ma una caratteristica specifica dei percorsi di abilitazione. Inoltre, riteniamo fondamentale dissociarci dalle illazioni che stanno emergendo in questi giorni rispetto alla serietà dei corsi che stiamo svolgendo in quanto abbiamo potuto constatare personalmente l’impegno con cui le Università li stanno erogando. I ricorsi, le richieste di sospensione dei punti e tutte le altre mobilitazioni, NON HANNO SENSO E NON LO POSSIAMO ACCETTARE! Quale sarebbe poi il rispetto per chi si è formato, ha fatto sacrifici, si è iscritto e ha sostenuto delle prove nel bel mezzo della chiusura scolastica e degli impegni personali/familiari, sostenendo anche le spese di viaggio. Cordiali Saluti I docenti *ABILITATI E SPECIALIZZATI SUL SOSTEGNO*

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