Richard Flax, Chief Investment Officer Moneyfarm
A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm
Milano, 13 settembre 2023 – Ad agosto l’Indice dei Prezzi al Consumo statunitense è salito al 3,7% su base annua, contro il 3,6% previsto, mentre l’inflazione core è scesa al 4,3%, in linea con le attese degli operatori. A pesare all’interno del paniere sono soprattutto i prezzi di energia (+5,6%), commodity energetiche (+10,5%) e tariffe delle compagnie aeree (+4,9%).
Di conseguenza, stiamo assistendo a un calo dei futures azionari e, parallelamente, a un aumento dei rendimenti dei Treasury a due e dieci anni.
Gli occhi di tutto il mondo erano puntati sui dati di oggi, che avrebbero dovuto essere decisivi per valutare un’eventuale svolta nella politica monetaria della Federal Reserve, lasciando intravvedere la possibile fine del ciclo di rialzi dei tassi. Così non è stato: i dati si limitano ad indicare il perdurare delle pressioni sui prezzi, lasciando intatte le probabilità di un nuovo rialzo nel corso della prossima riunione della Fed. Dopo essere scesa dal picco del 9,1% del giugno 2022 al 3,1% del giugno 2023, oggi l’inflazione è sicuramente più vicina al target del 2%, ma l’ultimo miglio si sta rivelando il più difficile da conquistare.
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