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OEPAC Roma, Bernardini-Mattei (UIL FPL Roma e Lazio): “Gravissima la sottoscrizione dell’Accordo Quadro Territoriale tra le Centrali Cooperative, Fp Cgil e Cisl Fp”

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Roma, 31 Agosto 2022 – “Siamo venuti a conoscenza soltanto casualmente che lo scorso 10 agosto è stato sottoscritto, a nostra insaputa, l’Accordo Quadro Territoriale che, guarda caso, noi della UIL FPL Roma e Lazio chiedevamo di modificare a favore delle tante lavoratrici e lavoratori coinvolti”. Così Sandro Bernardini (Segretario Generale UIL FPL Roma e Lazio) e Massimo Mattei (Resp. Dipartimento Terzo Settore UIL FPL Roma e Lazio) – dopo che le Centrali Cooperative, FP Cgil e Cisl FP hanno tenuto nascosto dentro i cassetti delle proprie scrivanie.

“Una trattativa che sin dall’inizio ci ha lasciato molto perplessi dove il nocciolo della questione riguardava la stipula, da parte del lavoratore, di un doppio contratto con lo stesso datore di lavoro che rasenta, a nostro avviso, il limite normativo. Senza comprendere oltretutto quale sia la modalità che verrà utilizzata in caso di malattia, ferie, TFR, e non solo”, spiegano i sindacalisti. “Oltre ad aver già espresso più di un dubbio sull’accreditamento che non può essere considerato la soluzione ad una esternalizzazione che riteniamo ormai di dover arginare, cercando di affrontare percorsi che finalmente diamo una stabilità a questi lavoratori che da anni svolgono con professionalità ed abnegazione un servizio delicato a favore dell’utenza fragile”.

“Riteniamo che tali questioni debbano meritare una più approfondita discussione, inserendo anche le clausole di salvaguardia retributiva garantendo la mensilizzazione a questi lavoratori che puntualmente nei mesi scolastici non riescono a raggiungere il monte orario”, aggiungono Bernardini e Mattei. “È assurdo non aver discusso di quanto stia avvenendo ormai da anni, con operatori pagati sulla base delle ore effettuate e privati di una normale retribuzione quando gli utenti non vanno a scuola, contrariamente a quanto avviene per gli strutturati, costretti ad andare in FIS con la metà della retribuzione durante l’emergenza COVID, o obbligati a subire in alcune realtà una banca ore imposta in maniera unilaterale dal datore di lavoro”. Non è pensabile che i sindacati sottoscrittori dell’Accordo abbiano scisso queste tematiche affrontando solo quello che maggiormente interessava le Centrali Cooperative”

“Una situazione non più sostenibile aggravata da questa intesa discutibile e lacunosa. Per questo chiediamo ai firmatari lo stralcio immediato di tale Accordo in modo da riaprire la discussione su un tavolo affrontando a 360° tutta la materia, chiedendo la partecipazione delle Istituzioni che hanno il dovere di essere garanti dei lavoratori e quindi dei cittadini”, concludono Bernardini e Mattei. In caso contrario ci vedremo costretti ad attuare tutte le iniziative utili coinvolgendo le lavoratrici e lavoratori e quanti non condividono tale Accordo”

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