vigili del fuoco
Roma, 8 Settembre 2014 – «Non sono certo i poliziotti, i penitenziari, i forestali, i vigili del fuoco e le altre uniformi del comparto sicurezza e difesa ad avere grasso che cola. Il nostro personale serve lo stato in condizioni dove non c’è più nulla da tagliare. Siamo costretti ad anticipare di tasca nostra le spese e a pagarci i pasti delle missioni, per poi vederceli rimborsati dopo anni se va bene. Al premier Renzi diciamo che sul personale e sulle retribuzioni non c’è più nulla da tagliare come non c’è più nulla da tagliare sulle spese di funzionamento dei nostri apparati, già al limite del collasso dopo i tagli lineari alle assunzioni, i tagli agli automezzi e alle attrezzature ed i tagli alla formazione e agli addestramenti, fatti da governi che semplicisticamente hanno ridotto le spese senza saper eliminare gli sprechi, perche il vero grasso che cola non è il personale che garantisce sicurezza e soccorso ai cittadini ma gli sprechi e duplicazioni dell’apparato pubblico. E anche il settore della Sicurezza ha necessità di riforme per perseguire risparmi e miglioramento dell’efficienza».
Cosi in una nota i Segretari Generali Gianni Tonelli (SAP – Polizia di Stato), Donato Capece (SAPPe – Polizia Penitenziaria), Marco Moroni (SAPAF – Corpo Forestale) e Antonio Brizzi (CONAPO – Vigili del Fuoco), riuniti nella “Consulta Sicurezza” , il più rappresentativo organismo del personale dello stato in uniforme, con oltre 43.000 iscritti nei comparti interessati.
«Forse a Renzi sfugge che il grasso non lo abbiamo più neanche per la manutenzione dei nostri automezzi che spesso si fermano – spiegano i rappresentanti dei 4 sindacati autonomi – c’è grasso che cola invece nella sovrapposizione delle funzioni di polizia spesso mal coordinate, nei costosi dipartimenti del Viminale con uffici che potrebbero essere accorpati come anche in vari uffici centrali e periferici, nella mancanza di sale operative unificate e nei soldi che continuiamo a sprecare in sanzioni della UE, nelle sovrapposizione delle competenze relative a funzioni di protezione civile e antincendio boschivo, ma sulla strada, e soprattutto nelle buste paga dei servitori dello stato oramai e’ già stato raschiato il fondo del barile e continuare a tagliare le retribuzioni d poliziotti e vigili del fuoco vuol dire incapacità del governo e dei suoi dirigenti a stanare gli sprechi e fare vere riforme».
« Sfidiamo Renzi su questo terreno ! Ci convochi e ci ascolti e valuti le ricette della Consulta Sicurezza. Noi da addetti ai lavori gli daremo più risparmi di quelli che lui pensa di tagliare dalle nostre buste paga. Ma ad un patto: metà dei risparmi sia destinato alla rimessa in efficienza operativa dei nostri Corpi e quindi alla sicurezza dei cittadini, e metà alla detassazione delle famiglie per ridare slancio all’economia ! Intanto, anche per sollecitare di essere ricevuti, i poliziotti e vigili del fuoco di Sap, Sappe, Sapaf e Conapo restano mobilitati il presidio permanente a Montecitorio fino al 26 settembre e con un camper che sta girando tutta l’Italia per informare i cittadini. Andremo avanti a oltranza e – concludono dalla Consulta Sicurezza – ci prepariamo a ulteriori azioni eclatanti, se non saremo ricevuti. Intanto lo invitiamo a venire al nostro camper che da mercoledi 10 settembre sarà a Roma».
Consulta Sicurezza (Sap-Sappe-Sapaf-Conapo)
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