acqua pubblica
“Non si può, inoltre, essere così restrittivi in un momento di crisi in cui molte famiglie si ritrovano in difficoltà nel pagamento delle utenze e quindi infierire su un bene indispensabile come l’acqua.” continua il comunicato”Questa purtroppo è anche la linea del Governo Renzi, infatti Il 13 novembre scorso la Camera ha approvato il Collegato Ambientale alla legge di stabilità 2014, cancellando un articolo che impediva i distacchi del servizio idrico e garantiva il diritto all’acqua tramite il minimo vitale.
Infatti, la formulazione originaria di suddetto provvedimento conteneva tre articoli sulla gestione del servizio idrico integrato, uno dei quali riguardante la disciplina della morosità.
In caso di utenti morosi l’articolo 26 imponeva ai gestori l’istallazione di limitatori di flusso idonei a garantire la fornitura giornaliera essenziale di 50 litri al giorno per persona, evitando così il distacco completo.
[easy_ad_inject_1] Assume particolare rilevanza anche la modalità poco trasparente con cui questo articolo è stato cassato. Infatti, nonostante in un primo momento sia stato oggetto di discussione e modifiche con intenzioni migliorative, successivamente è stata imposta la sua cancellazione in Commissione Ambiente senza ulteriore possibilità di approfondimenti e dibattito neanche da parte dell’aula.
Questa soppressione è un vero schiaffo in faccia alle migliaia di famiglie colpite, giornalmente, dai distacchi idrici da parte di gestori che utilizzano questo strumento in modo diffuso, al solo scopo di rendere più efficace il proprio recupero crediti e più consistenti gli utili aziendali (vedi la GORI in Campania).
In un momento in cui il Governo Renzi lavora alle nuove privatizzazioni, si vuole rendere il servizio idrico ancor più appetibile alle lobbies economiche e finanziarie, cercando di dimostrare che l’acqua non è un diritto, ma una merce come le altre.
La maggioranza degli italiani però non la pensa così: in 27 milioni hanno votato ai referendum del 2011 affinché l’acqua fosse svincolata dalle logiche di mercato e sarebbe necessario che il Governo tenesse conto di una volontà popolare così chiara.
Per questo il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua si sta mobilitando in tutto il Paese contro il rilancio delle privatizzazioni, per impedire che “passo dopo passo” il Governo Renzi faccia tornare indietro il Paese.
Inoltre annunciamo sin da subito che ci attiveremo affinchè nel passaggio al Senato tale articolo venga ripristinato ed infatti il Forum sarà audito dalla Commissione Ambiente del Senato martedì 13 gennaio.
Pertanto, chiediamo alla Salerno Sistemi S.p.A. di non violare né il diritto alla vita, né la volontà di 27 milioni di italiani e di rendersi invece protagonista di un atto di giustizia che consiste nell’applicazione del riduttore di flusso ai 50 litri procapite al giorno, indispensabili alla salute e all’igiene, come sancito dall’ONU.
Il futuro è in una gestione dell’acqua pubblica, partecipata, senza profitti. E senza distacchi!
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