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Scuola. SNALS Confsal: “Il CCNL può essere il punto di partenza di una nuova stagione anche nel rapporto con il governo”

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Roma, 26 settembre. Parte con la rassicurante dichiarazione del sottosegretario del MIUR, Vito De Filippo il convegno dello Snals-Confsal che apre oggi i lavori del Consiglio nazionale a Tivoli: “Stiamo lavorando, in primis il ministro Fedeli, per convincere il Governo e il Ministero dell’economia a mettere in bilancio le risorse per il nuovo contratto, dando per acquisiti gli 85 euro. Parlo di un minimo di 1,6mld. Il nostro obiettivo è che in questa legislatura vengano definite sia la parte economica sia quella normativa del contratto”.

Parole accolte con attenzione dalla platea e dal segretario generale dello Snals Confsal Elvira Serafini che criticando alcuni aspetti della L. 107 aveva dichiarato: “Le innovazioni e i nuovi impegni per il personale sono stati introdotti senza nuova contrattazione, con retribuzioni ferme da 10 anni, e senza creare adeguate condizioni strutturali organizzative. Sono mancati rispetto ed equità”.

Serafini ha proseguito: “Dopo l’accordo del novembre 2016 – firmato anche dalla Confsal cui lo SNALS aderisce – aspettiamo di verificare la sincera volontà del Governo di stipulare i contratti del pubblico impiego senza tattiche dilatorie e senza furbizie elettoralistiche. In concreto, lo Snals chiede, per la parte economica, un aumento dignitoso delle retribuzioni. Non è accettabile la ventilata proposta degli 85euro soprattutto in considerazione della lunga vacanza contrattuale. Ci batteremo anche per la salvaguardia degli scatti di anzianità, a oggi l’unica forma di avanzamento retributiva, ma vanno certamente reperite nuove risorse per il recupero del potere di acquisto. Per la parte normativa vanno rivisti diversi aspetti, dal bonus, che deve divenire parte integrante della retribuzione, al sistema di valutazione dei docenti e dei dirigenti, oggi lesivo della libertà stessa della funzione docente”.

“Senza questo, conclude Serafini, l’autonomia delle istituzioni scolastiche sta diventando solo un pesante decentramento, mentre si riservano al centro le decisioni più rilevanti e si scaricano tutte le responsabilità sulle scuole. Il nostro impegno a favore dell’intero comparto, quindi per scuola, università, ricerca e AFAM, sarà sempre più incisivo, e non solo per i docenti e i dirigenti, ma anche per il personale ATA. Lo Snals è consapevole che la difesa del comparto Istruzione e Ricerca è la difesa del futuro del nostro Paese”.

Sergio Gasparrini, presidente dell’Aran, ha annunciato alcune novità per i prossimi incontri: “A voi che aspettate risposte da tanto tempo, e dopo le difficoltà dell’atto di indirizzo che ha rallentato l’apertura del tavolo del vostro comparto, dico che procederemo in un confronto per sessioni tematiche, così da riscrivere in modo chiaro le regole e arrivare a un unico testo, ovviamente con una copertura finanziaria certa. Lo faremo in tempi ragionevoli, con l’approvazione della legge di bilancio”.

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Tags: scuola

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