Roma, 17 ottobre 2023 – Il Governo ha deciso di eliminare le agevolazioni fiscali per i calciatori in arrivo dall’estero. La misura, che sarà inserita nel decreto legislativo con la manovra economica, è stata confermata da più fonti di governo.
Attualmente, i calciatori che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia da un altro paese possono beneficiare di una detassazione del 50% del reddito imponibile per cinque anni. Questa misura, introdotta dal decreto Crescita nel 2019, è stata fortemente criticata da chi la ritiene un’agevolazione eccessiva per i calciatori, che già guadagnano cifre molto elevate.
La nuova norma, invece, non prevede alcuna agevolazione fiscale per i calciatori. La misura, quindi, avrà un impatto significativo sul mercato del calcio italiano, che potrebbe vedere una riduzione degli ingaggi offerti ai giocatori stranieri.
Per le altre categorie di lavoratori impatriati, le agevolazioni fiscali resteranno in vigore, ma con requisiti più stringenti. Dal 1° gennaio 2024, infatti, la quota di esenzione dal reddito sarà ridotta al 50% del reddito imponibile, fino a un tetto massimo di 600mila euro.
La nuova norma, quindi, dovrebbe ridurre l’attrattiva dell’Italia per i lavoratori stranieri, in particolare per quelli con redditi elevati.
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