«Fermamente contrari all’eventuale chiusura o trasferimento dello sportello agricolo di zona (SAZ). Tarquinia sarebbe privata di un importantissimo servizio. Un controsenso se si pensa alla rilevanza del settore primario per la città e per la fascia costiera». Lo dichiara il vice sindaco Renato Bacciardi, che aggiunge: «Se queste voci fossero confermate, troverebbero la nostra opposizione. È impensabile che, di fronte all’importanza e alla centralità del sistema agricolo per il nostro territorio, si possa chiudere o trasferire lo sportello. Di fatto non si terrebbero conto sia del numero rilevante di aziende presenti sia delle loro grandi dimensioni: solo per fare un esempio cito la Consmaremma, la Cooperativa Pantano, la Centrale Ortofrutticola e il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca. Senza considerare che lo sportello copre oltre Tarquinia anche gli altri comuni limitrofi, dove forte è la vocazione agricola. Inoltre, per la Regione Lazio l’ufficio non ha nessun costo, perché i locali sono messi a disposizione dall’Amministrazione in comodato d’uso gratuito. Di fatto non esiste alcun valido motivo per cambiare lo status quo, se non quello di una mera decisione politica, che andrebbe contro gli interessi degli agricoltori e del territorio».
Daniele Aiello Belardinelli
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