L’attuale linea di condotta della Banca centrale europea (BCE), basata su decisioni prese riunione dopo riunione e su dati variabili, sta creando incertezza nei mercati finanziari e nell’economia reale. Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, ha espresso preoccupazione per la mancanza di chiarezza nelle strategie di politica monetaria della BCE, evidenziata nei verbali dell’ultima riunione del Consiglio direttivo del 5 e 6 giugno scorsi.
Ferrara ha sottolineato come l’incertezza sia il peggior nemico dei mercati: “Le dichiarazioni della BCE, che evitano di impegnarsi su un particolare percorso dei tassi di interesse, non forniscono certezza a investitori e imprese. Questo ambiente incerto può frenare gli investimenti e la pianificazione a lungo termine”.
Secondo il Centro studi di Unimpresa, il rallentamento dei prestiti alle imprese è un segnale preoccupante. A maggio 2024, la crescita dei prestiti alle imprese non finanziarie nell’area euro è scesa al 2,1% su base annua, rispetto al 3,2% di dicembre 2023. Questa decelerazione riflette un clima di cautela da parte delle banche, preoccupate per le condizioni economiche e le potenziali insolvenze.
I tassi di interesse elevati, mantenuti a lungo senza indicazioni chiare su quando potrebbero essere ridotti, aumentano il costo del credito per le imprese. Questo può portare a una stretta creditizia, con effetti negativi sulla liquidità e sulla capacità di crescita delle aziende. Già nel 2023, circa il 45% delle PMI nell’area euro ha segnalato difficoltà nell’accesso al credito, una percentuale destinata ad aumentare se l’incertezza persiste.
Ferrara ha inoltre sottolineato l’importanza di una comunicazione più chiara da parte della BCE: “Un approccio dipendente dai dati necessita di una comunicazione molto più chiara e precisa per evitare di alimentare l’incertezza nei mercati. È indispensabile che la BCE fornisca indicazioni chiare sulla traiettoria futura della politica monetaria, stabilendo parametri definiti per le decisioni sui tassi di interesse”.
Una maggiore trasparenza aiuterebbe a stabilizzare le aspettative di inflazione e fornirebbe alle imprese e agli investitori le informazioni necessarie per prendere decisioni strategiche e informate. Ferrara conclude: “Il mercato necessita di indicazioni precise e di una traiettoria ben definita per la politica monetaria”
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