Napoli, 18 dicembre 2014 – Il professor Antonio Della Volpe, Responsabile della UOSD di Chirurgia della Sordità – Centro Regionale di riferimento per gli Impianti Cocleari Pediatrici della Regione Campania, ha effettuato oggi un intervento di impianto cocleare su un bambino palestinese di appena 2 anni.
L’impianto cocleare è uno strumento elettronico che viene inserito direttamente nell’orecchio interno di un paziente con sordità grave e/o profonda, con lo scopo di ripristinare la capacità di sentire suoni e rumori e di comprendere parole e frasi. Nel caso dei bambini, in particolare, l’obiettivo di un intervento tempestivo è quello di ottenere uno sviluppo delle abilità uditive e del linguaggio tale da concedere al bambino ipoacusico le stesse possibilità di apprendimento e sviluppo proprie di un bambino normoudente.
Nello specifico, la particolarità dell’impianto cocleare che riceverà questo bambino sta nel fatto di essere tra i più moderni e avanzati al mondo e l’unico compatibile con la risonanza magnetica (RMN) a 3 Tesla senza rimuovere il magnete: il magnete contenuto nella sua parte interna, infatti, ha la proprietà di orientarsi assecondando i campi magnetici della risonanza, evitando di essere dislocato e smagnetizzato dagli stessi e perdere quindi la sua funzione. La possibilità che un bambino affetto da disabilità uditive e portatore di impianto, in caso di necessità, possa eseguire queste diagnosi senza alcuna controindicazione, costituisce un fondamentale passo avanti nella cura della sordità.
Il post intervento prevedrà due step fondamentali per i pazienti, che devono prima tornare presso la struttura ospedaliera per la rimozione dei punti di sutura della piccola ferita retroauricolare e, circa 20 giorni dopo, per l’attivazione dell’impianto. Dopo quest’ultima fase, il bambino sarà davvero in grado di sentire.
La possibilità di intervento su un paziente di nazionalità extra europea nasce dalla convezione siglata tra la Regione Campania e lo Stato Palestinese. Il Centro Regionale per gli Impianti Cocleari dell’AORN Santobono-Pausilipon di Napoli è così in grado di accogliere i piccoli pazienti affetti da disabilità uditive gravi e profonde che non potrebbero essere curati nel proprio paese di origine con queste moderne tecnologie.
“I bambini che giungono a Napoli con i genitori,” racconta il professor Della Volpe, “rimangono in Italia circa due mesi, per poi tornare nel loro paese per la fase di riabilitazione del linguaggio e i successivi controlli audiologici. Grazie a questo contesto di cooperazione internazionale, i tecnici del nostro centro rimangono in contatto con i colleghi audiometristi ad esempio in Palestina, così da poter intervenire e risolvere ogni eventuale problema post operatorio.”
Quello di oggi è il terzo intervento con questo impianto di ultima tecnologia ad essere eseguito presso il centro. Il professor Della Volpe e la sua equipe di tecnici e specialisti ha impiantato ad oggi oltre 500 impianti cocleari in piccoli pazienti ipoacusici di età compresa tra gli 8 mesi e i 15 anni, di provenienza regionale ed extraregionale, contribuendo così a rendere il centro partenopeo uno tra i primi in Italia per il numero di impianti cocleari in età pediatrica.