Ancora una tragedia nel mar Mediterraneo con numeri da guerra. Una guerra questa combattuta non da diverse fazioni, combattuta non con fucili e bombardamenti, ma con la disperazione da un lato di chi fugge e dalla mafia che da questa disperazione guadagna con il business del trasbordo di migranti su barconi fatiscenti e inadeguati e riempiti fuori ogni limite certi dei loro cospicui guadagni criminali tutelati anche dal fatto che tutti i costi per la gestione di chi riesce ad arrivare sulle nostre coste sono poi a carico dell’Italia e in parte dell’Europa. Corpi in mare di uomini, di donne e di bambini sono stati individuati davanti alle coste libiche di Tripoli. Recuperati dai soccorritori libici almeno 20 corpi tra i quali quello di un neonato ancora vestito con il giubbottino arancione. Il barcone sarebbe naufragato ieri sera a Guarakouzi. I dispersi sarebbero circa 170.
Per ora l’Europa non sembra avere altre soluzioni per fermare questo vero e proprio genocidio della disperazione. Le guerre da cui fuggono i profughi e la fame dalla quale fuggono i disperati per ora evidentemente non possono trovare soluzione. E questo è triste. Molto triste. E voi che ne pensate?
Altra tragedia di migranti: 20 corpi recuperati. Almeno 170 i dispersi
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