Il sindaco Monica Sabatino ha scritto alla Prefettura di Cosenza per impedire la nascita di nuovi centri di accoglienza destinati ai profughi
«L’emergenza legata all’accoglienza degli esuli provenienti dal continente africano e da altre zone interessate dalla guerra non può pesare indistintamente sulla collettività amanteana che ha saputo, fin dal 2011, stringersi attorno a questi ragazzi. Occorre adesso individuare altre soluzioni per fare in modo che gli equilibri che si sono venuti a creare con i residenti non vadano ad incrinarsi. Partendo da questo presupposto ho inviato una missiva alla Prefettura di Cosenza affinché ne tragga le opportune conseguenze. L’istanza prende forma e sostanza dalle segnalazioni di alcuni cittadini che hanno appreso da fonti certe che una cooperativa che si occupa di accoglienza è in procinto di manifestare alla Prefettura il proprio interesse ad ospitare un congruo numero di immigrati. Al prefetto intendo sottolineare che la città di Amantea e l’ente municipale che lo rappresenta ha sempre dato massima disponibilità nell’accogliere queste persone, tant’è che al momento ve ne sono ospitati in varie abitazioni e/o strutture alberghiere più di un centinaio: una prassi che si ripete dal 2011».
«Evidenzio tale circostanza perché non vorremmo essere classificati come “razzisti”, ma purtroppo assistiamo sempre più spesso ad episodi di microcriminalità, tanto che si ripetono sempre più di frequente arresti di extracomunitari intenti nello spaccio di sostanze stupefacenti. Di questo bisogna dar merito al grande lavoro che svolgono le forze dell’ordine presenti sul territorio: è solo grazie a loro se il fenomeno viene tenuto a freno. Purtroppo tali sforzi vengono vanificati sia per l’ampiezza del territorio su cui devono vigilare, sia per l’esiguo numero di militari impegnati giornalmente. I disagi non mancano. Molti cittadini non possono recarsi in un qualsiasi supermercato o altra attività commerciale della zona che puntualmente vengono assaliti da uno o più extracomunitari che chiedono l’elemosina. È diventata una situazione a dir poco incresciosa ed imbarazzante che, con l’arrivo di nuovi esuli, andrebbe ancor di più ad accentuarsi».
«Chiedo dunque al Prefetto di Cosenza di fare in modo che l’arrivo di nuovi immigrati venga scongiurato, soprattutto in considerazione dell’alto valore turistico della città. Come purtroppo è risaputo tale “attività” è un business per chi riesce a mettere a disposizione un qualsiasi locale dove ospitare questi giovani. Siamo vicini alle problematiche di coloro che fuggono dalla propria casa per sperare in un futuro diverso, ma come amministratori prima e cittadini poi abbiamo il dovere di garantire sicurezza, ordine e tranquillità: elementi imprescindibili del vivere civile».