Arte, storia, cultura, tradizione e innovazione: è Stelle Divine, il Festival che fino al prossimo 7 gennaio renderà speciale il soggiorno di residenti e quanti hanno scelto Atrani e la Costiera per trascorrere le festività.
Un presepe naturale, raccontato quest’anno da eventi, mostre e un’originale narrazione visiva fatta di immagini, luci e versi, che sarà possibile (ri)scoprire grazie una serie di Percorsi guidati teatralizzati attraverso i luoghi più suggestivi e ricchi di storia.
Terzo appuntamento con Quanno nascette ninno, mercoledì 4 gennaio 2017 con partenza alle ore 16 da piazza Umberto I, per attraversare, accompagnati dalle tipiche sonorità natalizie, i caratteristici vicoli e gli slarghi che conducono alla Collegiata di S. Maria Maddalena. Qui si potrà poi assistere all’esibizione del Coro Polifonico Pina Elefante che, oltre a canti natalizi, riproporrà ai presenti l’antica tradizione dei canti della Novena; un rito tipicamente atranese nelle parole e nella melodia, questo, che ogni anno si ripete all’alba dei 9 giorni precedenti la vigilia di Natale e testimonia il profondo legame che il borgo ancora mantiene con il suo enorme patrimonio di tradizioni.
Il percorso si concluderà con la degustazione di dolci natalizi.
Costruita nel 1274 in una suggestiva posizione di fronte al mare sui ruderi di un antico fortilizio, la chiesa di S. Maria Maddalena fu eretta in suffragio della Santa che aveva liberato il paese dall’occupazione dei mercenari saraceni di Manfredi; la chiesa fu restaurata nel 1570 e nel 1669 con i fondi di una speciale tassa autoimpostasi dagli Atranesi; nel 1753 la chiesa subì ulteriori lavori di ampliamento ed assunse l’attuale struttura a tre navate e, in quell’occasione, furono eliminati gli ultimi resti dell’antico fortino; nel 1852 fu totalmente rimodernata dall’architetto salernitano Lorenzo Casalbore. Presenta una bella facciata, unico esempio di Rococò sulla Costa d’Amalfi, una cupola maiolicata ed un elegante campanile del XVI secolo in tufo bruno a pianta quadrata con cella campanaria ottagonale a due piani simile a quello della Madonna del Carmine a Napoli; un’antica caravella è scolpita nel tufo sul lato esposto al mare. L’interno della chiesa è diviso in tre navate separate da pilastri in marmo policromo, è fornito di due transetti di cui uno coperto a volta, l’altro invece a taglio piano. Si possono ammirare numerose tele e statue sette-ottocentesche che arricchiscono le cappelline patronali. Sull’altare maggiore spicca una pala lignea raffigurante Santa Maria Maddalena ed ai lati due dipinti minori raffiguranti Sant’ Andrea e San Sebastiano, tutte opere di un ignoto pittore di Maiori.
Il racconto della bellezza del borgo, di quella bellezza in grado di veicolare i messaggi di pace e fratellanza che sostengono tutto il progetto Stelle Divine, è affidato alle associazioni locali Atrium, Arte Atrani e coro polifonico Pina Elefante, da anni impegnate nella valorizzazione dell’identità artistica e culturale di Atrani.