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A cura dell’Economic Team di Payden & Ryge
“La politica monetaria è già sufficientemente restrittiva?” È la domanda più critica che policymaker e investitori si trovano ad affrontare in questo momento. Interrogato la scorsa settimana, il presidente della Fed Jerome Powell ha risposto: “Non è possibile dirlo con certezza“.
Con il tasso di disoccupazione sceso ai minimi da oltre 70 anni ad aprile e l’inflazione di fondo ancora ben al di sopra del target Fed, possiamo capire perché il presidente della Fed potrebbe esitare a dire che sia stata applicata una restrizione monetaria sufficiente. Tuttavia, un modo in cui la politica più restrittiva della Fed influisce sull’economia è attraverso il sistema bancario.
La Senior Loan Officer Opinion Survey (SLOOS) della Fed ha mostrato che il 46% delle banche ha inasprito gli standard di prestito per le grandi, medie e piccole imprese nel primo trimestre, rispetto al 44% dello scorso trimestre. Naturalmente, condizioni di prestito più rigide portano a un rallentamento dei prestiti bancari, spesso con un certo ritardo.
Quando è stata l’ultima volta che abbiamo assistito a un sostanziale inasprimento netto degli standard? Prima e durante le recessioni del 1990, 2001, 2008-09 e 2020. C’è qualche buona notizia? Gli standard di prestito si stavano restringendo prima della recente ondata di fallimenti bancari, e la crescita dei prestiti e dei posti di lavoro ha retto bene fino al primo trimestre. La tendenza persisterà? Incrociamo le dita.