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CIANS – Coordinamento istituzioni Afam non statali Fabio Mongelli rieletto presidente

Fabio Mongelli
Fabio Mongelli
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Con votazione unanime, a suggello dell’ottimo lavoro svolto, l’architetto Fabio Mongelli, Direttore RUFA, è stato eletto, per il secondo mandato consecutivo, Presidente del CIANS – Coordinamento Istituzioni Afam non Statali.

Il CIANS è stato creato nel 2017 per agevolare la collaborazione tra soggetti pubblici e privati e accoglie i dirigenti di alcuni tra i più importanti Istituti di formazione accreditati Afam, contribuendo all’affermazione di un sistema di Alta formazione artistica, musicale e coreutica innovativo, internazionalizzato, sostenibile e capace di promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale del Paese.

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Il CIANS è impegnato, inoltre, nello studio e nella redazione di proposte legislative e di regolamenti finalizzate al miglioramento dell’apparato normativo nazionale. L’architetto Fabio Mongelli guiderà l’importante organismo fino al 2024. In questo percorso sarà coadiuvato in consiglio direttivo da Annalisa Bottoni, Riccardo Balbo, Giuseppina Auricchio, Domenico Cafasso, Filippo Pernisco e Stefano Mastruzzi. Eletto anche il collegio dei probiviri, composto da Cristina Casaschi, Fausto Deganutti e Alessandro Bertini. Come tesoriere è stato indicato Furio Francini.

«Il mondo delle professioni in ambito creativo – evidenzia il presidente Cians – e di conseguenza gli aspetti formativi a esse legate, è chiamato a rispondere ai canoni della sostenibilità ambientale e sociale, già verbalizzata dai massimi esperti del settore. Negli ultimi anni molte aziende hanno investito in prodotti e tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia, contenere le emissioni di anidride carbonica. E sono state esattamente queste le aziende che hanno registrato le migliori performance. Green economy, cultura e coesione sociale diventano dunque indicatori fondamentali: chi sceglie questi driver incrementa il proprio valore economico e sociale, facendo il bene del Paese, dando vita a un modello di economia della qualità legato al territorio, all’identità, alla creatività e all’innovazione. È questo uno scenario con il quale tutti noi dobbiamo confrontarci. Il Cians, attualmente, rappresenta circa il 27% delle istituzioni non statali: un peso considerevole e importante che ha consentito al Coordinamento di partecipare non solo ai tavoli istituzionali aperti dagli organi governativi, ma anche di porre in evidenza l’elevato livello di affidabilità e competenza nelle diverse interlocuzioni che hanno avuto luogo fino a ora. Nonostante l’emergenza sanitaria, che ha coinvolto il benessere di ogni individuo, gli associati hanno saputo fare rete, scambiandosi idee e suggerimenti. Due le linee guida seguite in questa fase storica così delicata: da un lato garantire agli studenti una didattica di qualità, anche nell’impossibilità di entrare in aula; dall’altro sostenere i docenti, chiamati a svolgere il ruolo di educatori alla ricerca del migliore setup possibile per sintetizzare contenuti e approccio metodologico. Si sono così generate delle “best practice” che potranno ben presto essere oggetto di confronto con gli organi competenti e, soprattutto con il Ministero dell’università e della ricerca».

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