Home Economia COCA-COLA GENERA 40 MILIONI DI EURO DI VALORE CONDIVISO IN CAMPANIA

COCA-COLA GENERA 40 MILIONI DI EURO DI VALORE CONDIVISO IN CAMPANIA

Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia
Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia
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CON UN IMPATTO OCCUPAZIONALE DI OLTRE 1.600 PERSONE

Nella regione Coca-Cola si conferma la 1a realtà nel settore delle bibite e delle bevande, sia in termini di risorse generate e distribuite sia per il ruolo chiave a livello occupazionale

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Caserta, 21 settembre 2023 – In termini di risorse complessive distribuite a famiglie, imprese e Stato e per l’impatto occupazionale complessivo che genera, Coca-Cola si conferma la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande Campania. Secondo una ricerca svolta da da SDA Bocconi School of Management relativa all’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italiache presenta un focus specifico sulla Campania – regione che ospita lo stabilimento Coca-Cola HBC Italia di Marcianise (CE), il più grande polo produttivo di Coca-Cola nel Sud Italia – nel 2022 ammontano a 40 milioni di euro (pari allo 0,03% del PIL regionale) le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia regionale sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi.

In Campania Coca-Cola si conferma anche il primo datore di lavoro nell’industria delle bibite e delle bevande: crea direttamente e attraverso il suo indotto 1.620 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali all’interno della regione), con un totale di 4.000 persone che beneficiano – parzialmente o totalmente – dai redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente) da Coca-Cola. Secondo i dati di SDA Bocconi School of Management, ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono 4,7 posti di lavoro totali in Campania.

Lo scenario ipotetico di un mancato impatto economico di Coca-Cola in Campania si tradurrebbe perciò a livello occupazionale in un aumento del numero dei disoccupati pari allo +0,5%.

I dati di SDA Bocconi mettono anche in evidenza il forte legame che unisce Coca-Cola al contesto regionale campano, in particolare attraverso la rete di fornitori, rappresentati per il 16% da medie imprese, per il 34% da piccole imprese e per il 42% da micro imprese.

La Campania è per Coca-Cola un’area strategica per tutto il Sud. 50 anni di presenza industriale, una ancor più lunga presenza commerciale sul territorio, sono la testimonianza che fare impresa in modo responsabile e sostenibile è possibile e genera valore condiviso per le persone e l’economia dell’intera regione” dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia

Gli investimenti nel percorso verso un’economia sempre più circolare

La strategia globale di lungo periodo “World Without Waste”, lanciata da Coca-Cola nel 2018, ha l’obiettivo di lavorare sull’intero ciclo di vita degli imballaggi, dalla progettazione e fabbricazione fino al loro riciclo. Coca-Cola è stata la prima azienda di bevande analcoliche a introdurre sul mercato italiano una bottiglia in 100% rPET (PET riciclato) e dal 2023 sono realizzate con questo materiale tutte le bottiglie in PET dell’intero portafoglio di bibite, con il fondamentale contributo della fabbrica campana.

Oltre a questo, in Italia negli anni Coca-Cola ha investito nella riduzione costante del peso del packaging primario e ha introdotto nell’ultimo anno su tutti i marchi del portafoglio i “Tethered Caps”, i tappi uniti alla bottiglia, con l’obiettivo di ridurre la dispersione della plastica sull’ambiente, anticipando le disposizioni contenute nella direttiva UE sulla plastica monouso.

La vicinanza alle comunità di cui Coca-Cola è parte

Accanto alla storica presenza produttiva, la ricerca mette infine in luce l’attenzione di Coca-Cola per la comunità locale della Campania che ha permesso di lavorare fianco a fianco conrealtà del territorio che lavorano sul fronte dell’inclusione.

Dal supporto alla palestra “Star Judo Club” di Scampia, fondata da Gianni Maddaloni, presidio fondamentale per il recupero dei giovani in difficoltà a quello, in occasione del Pride di Napoli, alla Casa delle Culture e dell’Accoglienza della comunità LGBTQIA+, un progetto nato da una collaborazione tra il Comune di Napoli e un partenariato di associazioni guidato da Antinoo Arcigay Napoli.

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