Un recente report del Centro studi di Unimpresa ha messo in luce una notevole discrepanza nei tassi bancari applicati alla liquidità delle imprese italiane, con valori significativamente più alti al Nord rispetto al Sud. Il Trentino Alto Adige guida la classifica con un tasso medio del 0,78%, seguito dalla Sardegna con il 0,58%. Al contrario, le regioni meridionali mostrano tassi più bassi, come evidenziato dalla Calabria con solo lo 0,24% e la Campania con lo 0,26%.
Queste differenze riflettono una profonda disuguaglianza economica tra le regioni italiane, ampliando il divario già esistente e mettendo in luce le sfide nella stimolazione dello sviluppo economico e nell’inclusione finanziaria nel Sud. “Questo fenomeno è sconcertante e rischia di amplificare ulteriormente le disuguaglianze economiche esistenti,” ha commentato il vicepresidente di Unimpresa, evidenziando l’urgente necessità di interventi per una distribuzione più equa delle risorse finanziarie.
La situazione risulta ancor più critica se si considera che la media nazionale dei tassi bancari sulla liquidità delle imprese si attesta solo allo 0,45%, una cifra modesta rispetto ai tassi della Banca Centrale Europea. Le analisi di Unimpresa, basate su dati della Banca d’Italia, sottolineano come le dinamiche regionali influenzino notevolmente le condizioni finanziarie delle imprese, portando a una variegata mappa di rendimenti e opportunità economiche.
Questi dati sollevano interrogativi sull’efficacia delle politiche finanziarie regionali e sulla necessità di una strategia più inclusiva che possa equilibrare le opportunità di sviluppo in tutte le aree del paese.
