Kassala, Khartoum, 4 settembre 2014 – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha ricevuto oggi una donazione di 950.000 dollari da parte del Governo italiano. Il contributo verrà impiegato per incrementare l’assistenza del WFP a più di 20.000 persone vulnerabili negli stati orientali di Kassala e Red Sea, in Sudan.
“Siamo molto grati al Governo italiano per il suo fermo impegno a favore del lavoro che il WFP svolge in Sudan orientale. Grazie a questo impegno, abbiamo contribuito a promuovere l’educazione dei giovani, ragazzi e ragazze, migliorare l’alfabetizzazione tra i gruppi vulnerabili di donne e le capacità delle comunità di far fronte alle difficoltà legate alla stagione secca in questa regione”, ha dichiarato il Direttore del WFP in Sudan, Adnan Khan.
“La nostra collaborazione con il WFP in Sudan orientale risale a molto tempo fa”, ha dichiarato l’ambasciatore italiano in Sudan, Armando Barucco, durante la sua recente visita al progetto WFP a Hamashkorieb, circa 250 chilometri a nord dello stato di Kassala. “Abbiamo sviluppato una partnership speciale soprattutto per i progetti di ‘Cibo in cambio di formazione’ e ‘Cibo in cambio di educazione’. Vediamo l’impatto positivo che queste attività hanno sulla popolazione di Hamashkorieb e ci siamo impegnati a proseguire il nostro lavoro nella zona”, ha detto.
“Il Governo italiano attribuisce la massima importanza all’istruzione delle bambine”, ha aggiunto Barucco. La nostra esperienza ha dimostrato il ruolo fondamentale che l’istruzione femminile gioca nella costruzione di pace, stabilità e sviluppo”. ”
Dal 2010, l’Italia ha sostenuto le attività dell’agenzia nella regione con donazioni pari a 8,1 milioni di dollari.
Questo particolare contributo sarà destinato al programma di alimentazione scolastica del WFP e permetterà di fornire pasti caldi nutrienti a 1.970 studenti nello stato di Kassala e altri 7.347 nello stato di Red Sea. Inoltre, 1.765 studentesse degli stati di Kassala e Red Sea riceveranno razioni alimentari da portare a casa.
Il contributo del governo italiano consentirà anche al WFP di aiutare, attraverso progetti di ‘cibo in cambio di lavoro’, 10.885 persone vulnerabili: 6.835 nello stato di Red Sea e 4.050 nello stato di Kassala. Circa 265 persone, in maggioranza donne provenienti da famiglie vulnerabili, riceveranno razioni alimentari e corsi di alfabetizzazione attraverso un progetto di ‘Cibo in cambio di formazione’.
“Le attività che sosteniamo in Sudan orientale sono finalizzate a promuovere, in modo sostenibile, la sicurezza alimentare delle famiglie vulnerabili e creare opportunità migliori per i loro figli”, ha dichiatato Khan.
Quella in Sudan rappresenta una delle più grandi e complesse operazioni del WFP nel mondo. Qui il WFP fornisce assistenza alimentare alle persone colpite dalle violenze, ai numerosi sfollati costretti ad abbandonare le proprie case e a quelli che soffrono di malnutrizione cronica in Darfur, nell’est del paese e nelle zone di confine a sud.
Nel 2014, il WFP prevede di assistere 4,1 milioni di persone in tutto il Sudan: 3,2 milioni in Darfur, regione colpita dal conflitto, e circa un milione nella regione orientale e centrale del paese. L’assistenza del WFP prevede distribuzioni di cibo, progetti di ‘cibo in cambio di formazione’ e ‘cibo in cambio di lavoro’, programmi di alimentazione scolastica e attività per prevenire e curare la malnutrizione acuta moderata tra le donne e i bambini.
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