L’Italia e la Sfida della Povertà: Un Quadro Preoccupante
Il recente rapporto del Centro studi di Unimpresa mette in luce una realtà allarmante: circa il 15% della popolazione italiana, pari a oltre 8,5 milioni di persone, si trova in una condizione di rischio povertà. Nonostante un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente, la situazione rimane grave, soprattutto per i disoccupati e i cosiddetti “working poor” – lavoratori che, nonostante l’impiego, non riescono a garantirsi una vita dignitosa a causa di salari inadeguati e contratti precari.
Paolo Longobardi, presidente onorario di Unimpresa, sottolinea come il fenomeno della povertà non sia un’emergenza recente, ma una condizione che persiste e si aggrava, alimentando una crescente disparità sociale. La diminuzione di circa 28mila persone a rischio povertà, rispetto all’anno scorso, non è sufficiente a invertire una tendenza preoccupante che vede quasi 14 milioni di italiani in difficoltà economica parziale o estrema.
Il rapporto sottolinea una leggera stabilizzazione nella condizione dei disoccupati, con una diminuzione di circa 80mila unità rispetto al 2022, ma il quadro rimane critico. I dati elaborati dal Centro studi di Unimpresa, utilizzando le statistiche dell’Istat, mostrano come la vera sfida per il governo sia quella di ridurre significativamente il numero di persone nell’area di disagio sociale.
Longobardi critica l’approccio corrente e propone una strategia più incisiva: meno burocrazia, minori tasse e maggiori incentivi per le imprese che investono nella creazione di posti di lavoro stabili e dignitosi. Queste misure sono essenziali per migliorare la situazione lavorativa e, di conseguenza, ridurre il numero di persone a rischio povertà. Con un consiglio dei ministri previsto a breve, queste tematiche saranno al centro delle discussioni, con l’obiettivo di definire nuove politiche efficaci per combattere questa grave crisi sociale.