A cura di Franz Weis, CIO, Analyst/Portfolio Manager e Managing Director delle strategie azionarie europee di Comgest
Dopo un 2022 difficile, abbiamo assistito ad un bel recupero nei primi mesi del 2023, sostenuto da una combinazione di fattori. Innanzitutto, l’inflazione si sta attenuando a livello globale in seguito al rallentamento dei prezzi delle materie prime e all’allentamento delle pressioni sulla catena di approvvigionamento. Benché sia ancora troppo presto per cantar vittoria (l’inflazione di fondo resta insistentemente alta), il quadro appare più roseo rispetto ad alcuni mesi fa, il che lascia ben sperare anche per il futuro andamento dei tassi d’interesse. In secondo luogo, le prospettive economiche sono migliorate. Il calo dei prezzi del gas europeo, associato alla sorprendente resilienza delle famiglie e delle imprese, ha indotto la Banca centrale europea a rivedere al rialzo le stime per il 2023 e ad annullare le previsioni di recessione.
Nel complesso, le società hanno generato una crescita dei ricavi a doppia cifra e un incremento degli utili intorno al 15% in valuta locale. L’inflazione ha sostenuto i ricavi e contribuito a controbilanciare le pressioni inflazionistiche sui costi, generando una performance resiliente dei margini. Il potere di determinazione dei prezzi, i margini (lordi) elevati e una buona gestione dei costi sono stati i fattori decisivi per questo risultato.
ASML ha concluso il 2022 in modo brillante e le previsioni di crescita dei ricavi di oltre il 25% per il 2023, malgrado la debolezza del mercato dei semiconduttori, sottolineano la natura strutturale degli investimenti realizzati dai suoi clienti. LVMH ha registrato un’altra serie di risultati eccezionali, con fatturato e utili in rialzo del 20%. A seguito dell’epidemia di Covid-19, la società ha guadagnato rapidamente quote di mercato, arrivando a raddoppiare gli utili rispetto al 2019, anche grazie alla domanda sostenuta di prodotti di lusso. Le azioni di Novo Nordisk hanno registrato un ulteriore rialzo, favorite dall’ottimo risultato d’esercizio (con ricavi e utile operativo in crescita del 15% circa) e dall’andamento dei farmaci a base di GLP-1 e per la cura dell’obesità. Wegovy, il suo farmaco contro l’obesità iniettabile una volta alla settimana, continua ad avere successo dato che tutti i principali mercati si stanno affrettando ad approvarlo.
In prospettiva, pur restando caute, le imprese non stanno rimandando gli investimenti. Anzi, alcune li hanno addirittura accelerati, vedendo nell’attuale contesto un’opportunità per consolidare la loro leadership. Lonza ha annunciato un ulteriore incremento della spesa in conto capitale per il 2023 in quanto sta aumentando la capacità produttiva. Inditex intende incrementare gli investimenti il prossimo anno poiché sta ampliando gli spazi di vendita e sta introducendo alcune innovazioni all’interno dei negozi. Jeronimo Martins ha annunciato l’aumento della spesa in conto capitale poiché intende accelerare il ritmo delle aperture di nuovi negozi e dei rinnovi di quelli esistenti nei mercati di riferimento. Allo stesso tempo, i CEO della società sono cauti e, benché la domanda per ora resti solida, si stanno preparando al peggio. Accenture ha annunciato un piano per razionalizzare ulteriormente la sua organizzazione al fine di diminuire i costi, mentre molti altri hanno predisposto piani d’emergenza per far fronte a eventuali cali della domanda.
In una prospettiva più lunga, riteniamo di essere ben posizionati per cogliere le opportunità di crescita a lungo termine nei prossimi anni. Dopo il Covid, gli investimenti digitali sono aumentati e ci sono segnali che preannunciano il proseguimento di questo trend. Nel prossimo decennio assisteremo al pensionamento degli ultimi baby-boomer e al conseguente aumento della domanda di prodotti sanitari e, società quali Novo Nordisk, i suoi fornitori Sartorius Stedim e Lonza, o i produttori di apparecchi medicali come Straumann, dovrebbero collocarsi in una posizione favorevole.