Roma, 18 ottobre 2023 – Le famiglie italiane nel corso dell’ultimo anno hanno limitato i consumi, riducendo anche la spesa per cibo e abbigliamento. È quanto emerge dal rapporto dell’Istat sui consumi delle famiglie del 2022.
La spesa media mensile per i consumi è di 2.625 euro, in aumento (+8,7%) rispetto ai 2.415 euro del 2021. Tuttavia, questo incremento non corrisponde a un maggiore livello di spesa per consumi anche in termini reali, in quanto è stato compensato dall’aumento dell’inflazione.
In particolare, è aumentata la quota di famiglie che hanno limitato la spesa per cibi: sono il 29,5% contro il 24,4% del 2021.
I dati dell’Istat evidenziano come la crisi economica stia avendo un impatto significativo sui consumi delle famiglie italiane. Le famiglie sono costrette a ridurre le spese per poter far fronte ai rincari dei prezzi e alla perdita di potere d’acquisto.
I divari territoriali e socio-economici sono ancora molto elevati.
Nel 2022, nel Nord-ovest si spendono in media circa 782 euro in più del Sud (e cioè il 36,9% in più), mentre rispetto alle Isole il vantaggio del Nord-ovest in valori assoluti è di 703 euro (pari al 32,0% in più).
Continuano ad accentuarsi le differenze nei livelli di spesa tra le famiglie
composte solamente da italiani rispetto a quelle in cui tutti i componenti sono
stranieri (952 euro in più, 850 nel 2021).
Quali sono le prospettive future?
È difficile fare previsioni sui consumi delle famiglie italiane nei prossimi mesi. L’economia italiana è ancora in ripresa, ma la guerra in Ucraina e l’inflazione alta potrebbero frenare la crescita dei consumi.
Le famiglie potrebbero continuare a ridurre i consumi per poter far fronte alla crisi. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sull’economia italiana, con un rallentamento della crescita e un aumento della disoccupazione.