A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm
Milano, 8 settembre 2023 – Ad agosto l’Indice dei Prezzi al Consumo in Germania è sceso al +6,1% su base annua, in leggero calo rispetto al +6,2% di luglio e in linea con le attese. Se si guarda invece all’IPC armonizzato a livello europeo, il dato ha registrato un +6,4% rispetto allo stesso mese del 2022. A pesare all’interno del paniere sono soprattutto i prezzi di energia e generi alimentari: i primi hanno registrato un aumento del +8,3% rispetto all’agosto del 2022, mentre i secondi del +9% su base annua (in calo rispetto al +11% di luglio).
Nel mentre, la BCE sembra alla ricerca di segnali che testimonino un’inversione, o quantomeno un rallentamento, della dinamica inflattiva, dopo che i nove rialzi consecutivi dei tassi d’interesse hanno determinato il raffreddamento della crescita economica dell’Area Euro, senza però risolvere alla radice il problema dell’inflazione. L’indebolimento dei dati economici dei 20 Paesi dell’Eurozona lascia ora sperare che la BCE, nel corso del prossimo meeting del 14 settembre, opti per una sospensione del ciclo di rialzi dei tassi. Tuttavia, i vertici della banca centrale hanno ribadito che la questione resta aperta e, dal momento che i dati sull’inflazione, non da ultimi quelli della maggiore economia dell’Area Euro, rimangono elevati, un nuovo rialzo non è da escludere.