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Maltrattamento all’infanzia: Campania ultima in Italia

Fondazione CESVI: presentato l’Indice regionale sul maltrattamento e la cura all’infanzia. Allarme per l'abuso psicologico su 36% dei minori.

bambini che giocano felici
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La situazione in Campania

La Campania si conferma come la Regione italiana dove i bambini sono più a rischio di maltrattamenti, sia per fattori di rischio che per la mancanza di servizi di prevenzione e contrasto. Secondo l’Indice regionale sul maltrattamento e la cura all’infanzia, curato da Fondazione CESVI, la Campania si posiziona all’ultimo posto per il sesto anno consecutivo.

Le criticità maggiori si riscontrano in cinque dei sei parametri valutati: cura di sé e degli altri, vita sana, vita sicura, lavoro e accesso a risorse. L’unico parametro in cui la Regione non è ultima è l’acquisizione di conoscenza e sapere, dove si classifica diciottesima.

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L’impegno di CESVI a Napoli

In Campania, CESVI è attiva nel quartiere di San Pietro a Patierno, Napoli, con la Casa del Sorriso. Questa struttura offre supporto a bambini e famiglie in difficoltà. Secondo i dati del Comune di Napoli, il 39% dei 5.267 bambini assistiti dai servizi sociali ha subito maltrattamenti, spesso all’interno del nucleo familiare.

Nella Casa del Sorriso, CESVI e la Cooperativa Sociale Il Grillo Parlante offrono sostegno psicologico, ascolto, orientamento e supporto alla genitorialità. Vengono inoltre organizzati laboratori sportivi, artistico-espressivi e percorsi educativi personalizzati.

L’impatto della pandemia e le sfide attuali

A livello nazionale, la pandemia ha avuto un impatto negativo sul benessere dei bambini, aggravando situazioni di maltrattamento e trascuratezza. Tuttavia, iniziano a emergere i primi segnali di ripresa, che devono essere consolidati in un contesto ancora segnato da incertezze geopolitiche ed economiche.

Il ruolo del linguaggio nel maltrattamento

Il focus dell’Indice di quest’anno, intitolato “Le parole sono importanti”, è dedicato all’importanza del linguaggio nel maltrattamento e nella cura all’infanzia. L’abuso psicologico, che include la violenza verbale, è la forma più diffusa di maltrattamento infantile in Europa, colpendo il 36,1% dei bambini.

Per prevenire questo fenomeno, è fondamentale investire nell’educazione alla cura e nel linguaggio positivo, coinvolgendo bambini, genitori e comunità educante. È essenziale formare i professionisti e sviluppare un linguaggio condiviso nei tavoli di coordinamento territoriale.

Dichiarazioni di Stefano Piziali

«Il maltrattamento all’infanzia è un grave problema sociale con conseguenze negative sulla salute fisica e mentale dei bambini, ma anche sull’intera comunità», afferma Stefano Piziali, direttore generale di CESVI. «È un problema di diritti dell’infanzia e di salute pubblica. Le istituzioni, le organizzazioni e i servizi territoriali devono collaborare per contrastarlo e garantire servizi che riducano i rischi nei vari territori».

Attraverso le Case del Sorriso, CESVI lavora sulla prevenzione e la cura, supportando bambini e famiglie in percorsi di crescita e consapevolezza. Un’attenzione specifica viene data al linguaggio, fondamentale per costruire dialoghi positivi e ambienti sicuri.

Piziali conclude: «A partire dalla parola, è possibile gettare le basi per una vita più dignitosa per i bambini a rischio».

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