Nel corso dei primi due mesi del 2024, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) ha registrato un totale di 92.711 denunce di infortunio, segnando un incremento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tra queste, 119 hanno avuto esito mortale, evidenziando un aumento preoccupante del 19%.
Parallelamente, si è assistito a un significativo aumento delle patologie di origine professionale denunciate, che hanno raggiunto quota 14.099, con un aumento del 35,6% rispetto all’anno precedente. Questi dati, tratti dagli open data mensili dell’Inail e definiti come “provvisori”, sottolineano una tendenza allarmante nel panorama della sicurezza sul lavoro in Italia.
Le cifre presentate dall’Inail fanno riferimento alle denunce ricevute e non necessariamente ai casi già accertati, ovvero quelli riconosciuti a seguito di un iter amministrativo. Fonti del Ministero del Lavoro invitano quindi alla cautela nell’interpretazione di questi numeri, pur riconoscendo l’importanza di monitorare e contrastare il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali.
Questo aumento sollecita una riflessione approfondita sulle misure di sicurezza adottate nei luoghi di lavoro e sulla necessità di rafforzare le politiche di prevenzione e protezione per i lavoratori, al fine di invertire questa tendenza preoccupante e garantire ambienti di lavoro più sicuri.