Nel giorno della memoria Israele piange sette morti e tre feriti in un tragico attestato nei pressi di una Sinagoga del quartiere di Neve Yaakov a Gerusalemme Est avvenuto alle 20:15 ora locale di ieri 27 gennaio 2023.
Sette gli israeliani rimasti uccisi e almeno altri tre i feriti nell’attacco mediante arma da fuoco compiuto da un uomo di origine palestinese residente in zona, che poco dopo è stato a sua volta ucciso sul posto raggiunto da colpi sparati dalla polizia.
Secondo una ricostruzione l’attacco alla sinagoga sarebbe avvenuto in due fasi: prima davanti alla sinagoga poi in un luogo poco più avanti.
Per la Jihad l’attentato alla sinagoga costituisce “Una operazione eroica” mentre Hamas ha affermato che si è trattato di una “vendetta per i morti di Jenin” dove nove palestinesi sono rimasti uccisi in scontri con l’esercito. Il portavoce della Jihad ha dichiarato che l’attentato alla sinagoga “dimostra che si è saldato un fronte unico che include Gerusalemme, la Cisgiordaniae Gaza”.
Il Primo Ministro israeliano Netanyahu ha visitato il luogo dell’attentato terroristico accompagnato dai comandanti della polizia di Gerusalemme e dal ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, che lo hanno aggiornato sugli sviluppi delle indagini della polizia e sulle ricerche dei possibili fiancheggiatori dell’attentatore.
Alla sua vista gli abitanti del rione hanno scandito ripetutamente: ‘Morte ai terroristi’.
Il Governo Italiano ha fermamente condannato l’attentato alla sinagoga. In una nota di Palazzo Chigi si legge: “Il Governo italiano condanna con forza il vile attentato terroristico di Gerusalemme ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza allo Stato d’Israele e a tutto il suo popolo”.