L’emergenza coronavirus, attualmente in atto, ha apportato importanti cambiamenti nelle abitudini degli italiani. Molti sono costretti in casa, anche se il numero di coloro che lavora quotidianamente è comunque elevato. Visto che è necessario limitare gli assembramenti, le problematiche si presentano in vari settori, compreso quello della spesa e dei rifornimenti quotidiani. A parte il fatto che un buon numero di negozi ed esercizi commerciali è chiuso, si deve anche fare i conti con la necessità di accedere ai punti vendita in modo scaglionato.
Fare la spesa al supermercato
Forse questa è una delle attività di acquisto che in passato abbiamo dato maggiormente per scontata. Per cercare i supermercati in zona, ovunque si risieda, è sufficiente spostarsi di pochi chilometri. Anche in piena crisi covid-19 la maggior parte dei supermercati, anche quelli più piccoli, è rimasta aperta; a volte però a orari ridotti, a causa delle ordinanze dello Stato o delle singole Regioni. I punti vendita sono aperti, le forniture sono quasi tutte disponibili, certo è che accedere a un supermercato non è sempre così facile. La legge infatti prevede che durante il lock down si rispettino le distanze tra le persone, anche mentre si fa la spesa. Questo comporta la necessità di far accedere ai negozi un numero ristretto di clienti, scaglionandoli all’ingresso. In alcune località fare la spesa è diventato complesso; soprattutto è da notare che non è possibile spostarsi in modo eccessivo per fare acquisti, è importante recarsi in un supermercato in zona casa, o in zona posto di lavoro per ottimizzare e limitare gli spostamenti.
Fare la spesa online
Questo un altro problema importante, che sta contribuendo alla necessità di recarsi presso i punti vendita fisici. I supermercati che in Italia consentono ai propri clienti di fare gli acquisti online sono numerosi, ma non tanti quanto sarebbe necessario. È vero infatti che alcuni sistemi sono andati in tilt sin dal primo giorno: per prenotare la consegna è necessario collegarsi al sito durante le ore notturne. Solo alcune zone sono particolarmente fortunate; in tutte le altre è necessario rivolgersi al punto vendita fisico, oppure fare acquisti in negozi di altro genere. Fortunatamente in rete è possibile trovare le indicazioni per il contatto con qualsiasi tipologia di negozio, in modo da verificare la disponibilità alla consegna a domicilio. Per tutti coloro che non possono uscire di casa per motivi vari, questa opportunità è essenziale.
Non solo alimentari
La problematica non riguarda esclusivamente i prodotti alimentari; anzi, in questo ambito ci sono varie opportunità, visto che una buona fetta di negozi di prima necessità è rimasta aperta anche durante la crisi sanitaria. Agli italiani però servono anche altre cose, tra cui un esempio sono l’abbigliamento per bambini e i libri. I bimbi, dopo 7 settimane di chiusura totale, sono cresciuti e necessitano di nuovi abiti e scarpe; con tutto questo tempo libero è importante avere a disposizione anche film, libri e materiale di hobbistica. Da qualche tempo anche alcuni di questi negozi sono aperti, molti però sin dall’inizio dell’emergenza hanno attivato la consegna a domicilio, a saracinesca chiusa.