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Liguria, Fincantieri: martedì incontro a Roma con ministro Romani

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Martedì prossimo in tarda mattinata è stato fissato l’incontro a Roma con il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani per affrontare la difficile situazione di Fincantieri. L’annuncio è stato dato dal presidente della Giunta Claudio Burlando dopo che per quasi due ore, il prefetto di Genova, Francesco Musolino insieme al sindaco Marta Vincenzi, il presidente della Provincia Alessandro Repetto e appunto il presidente Burlando chiusi nell’ufficio del prefetto avevano cercato di contattare prima il sottosegretario Letta e poi il ministro dello sviluppo economico che si trovava in Iraq.
Parlando al termine della riunione, Burlando ha aggiunto che giovedì si riunirà il tavolo regionale dove sono rappresentate le istituzioni liguri per meglio definire una linea comune: «Sembra che il decreto per finanziare il ribaltamento a mare dello stabilimento sia pronto al ministero del Tesoro e che i fondi siano effettivamente disponibili – ha detto Burlando – il problema è quello di avere una commessa che consenta al cantiere di Sestri Ponente di mantenere una continuità produttiva. Da parte nostra l’impegno è totale». Subito dopo il segretario provinciale della Fiom di Genova Francesco Grondona ha comunicato i risultati dell’incontro ai lavoratori che aspettavano in Largo Eros Lanfranco annunciando che comunque lo sciopero e l’occupazione dello stabilimento continuano almeno fino a domani mattina quando si terrà una assemblea nello stabilimento. La riunione era iniziata con l’intervento del rappresentate della Fiom il quale ha
manifestato alle istituzioni tutta la preoccupazione dei lavoratori: «Terminata la nave in lavorazione non abbiamo altre commesse. Chiediamo una boccata d’ossigeno per traguardare il 2012 altrimenti a marzo lo stabilimento chiude» . Grondona ha paventato l’esplodere di tensioni sociali in città vista l’esasperazione dei lavoratori: «Se a Genova muore Fincantieri, non muore sola». Il presidente Repetto ha lamentato che le istituzioni liguri non sanno qual è il loro interlocutore: se il ministro dello Sviluppo economico o direttamente quello del Tesoro. Il sindaco Marta Vincenzi ha aggiunto «Nessuno di noi sta chiedendo l’attivazione di qualcosa di nuovo, ma di attuare gli impegni già presi dal ministro nei mesi scorsi. La precondizione è il che il ministero si sieda ad un tavolo e che discuta con azienda e sindacati carichi di lavoro e piano industriale». Fuori della prefettura il presidio dei lavoratori è continuato per ore con attimi di tensione e di esasperazione contenuti dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali. All’incontro in prefettura erano presenti, fra gli altri: vicepresidente e assessore all’urbanistica Marylin Fusco gli assessori regionali allo Sviluppo Renzo Guccinelli, alle Infrastrutture Raffaella Paita, al Lavoro Giovanni Enrico Vesco, alle Politiche abitative e Giovanni Boitano i consiglieri: Michele Boffa Lorenzo Basso e Antonino Miceli (Partito Democratico); Giacomo Conti e Alessandro Benzi (Federazione della Sinistra), Matteo Rossi (Sinistra Ecologia e Libertà) ;Nicolò Scialfa, Maruska Piredda Stefano Quaini (Idv); Edoardo Rixi (Lega Nord); Lorenzo Pellerano e Aldo Siri – Liste civiche per Biasotti presidente, Gino Garibaldi (Pdl) ), Marco Limoncini (Udc). Armando Ezio Capurro e Massimo Donzella (Noi con Claudio Burlando); Ezio Chiesa (gruppo Misto). Prima dell’incontro il Consiglio regionale (vedi comunicato 224) aveva approvato all’ unanimità un ordine del giorno nel quale si esprimeva solidarietà ai lavoratori e si chiedevano precisi impegni al Governo e all’amministrazione regionale.

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