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MANOVRA 2024: Unimpresa “Impianto positivo ma ora puntare a riforma patto di stabilità”

Giovanna Ferrara, Presidente di Unimpresa
Giovanna Ferrara, Presidente di Unimpresa
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La manovra per il 2024 ha sollevato diversi dibattiti e discussioni in merito alle finanze pubbliche dell’Italia. Tuttavia, Unimpresa, l’associazione rappresentante delle piccole e medie imprese, esprime una visione ottimista sull’impianto generale della manovra, sottolineando l’importanza dell’equilibrio e la necessità di puntare a una riforma del Patto di Stabilità.

Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, afferma che il governo ha costruito un quadro più che positivo con la manovra per il 2024. Contrariamente alle preoccupazioni di alcuni, la stabilità delle finanze dello Stato non sembra essere messa a repentaglio, poiché l’uso del deficit sembra allineato alle prospettive di crescita economica del Paese. Questo equilibrio è già stato riconosciuto e promosso dai mercati finanziari internazionali.

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Tuttavia, secondo Ferrara, è cruciale che il governo si concentri ora sulla riforma del Patto di Stabilità. Questo per evitare che a partire dal prossimo mese di gennaio, ci sia una restrizione pericolosa sui margini di manovra del governo. La flessibilità del Patto di Stabilità è fondamentale per garantire la stabilità economica e consentire al governo di reagire alle sfide in evoluzione.

«Con buona pace dei catastrofisti e di quanti hanno paventato il disastro dei conti pubblici, il governo ha costruito un impianto più che positivo con la manovra per il 2024. Le finanze dello Stato non vengono compromesse, perché il ricorso al deficit appare coerente con le prospettive di crescita economica del Paese. Un equilibrio annunciato e che, di fatto, è già stato certificato, oltre che promosso, dai mercati finanziari internazionali. Resta fondamentale, adesso, puntare rapidamente alla riforma del patto di stabilità al fine di evitare, a partire dal prossimo mese di gennaio, una strozzatura pericolosa sui margini d’azione del nostro esecutivo»

Giovanna Ferrara – Presidente Unimpresa

Ferrara condivide il punto di vista che la decisione del governo di limitare i tagli del cuneo fiscale solo al 2024, in attesa di un momento più favorevole per un intervento strutturale, sia saggia. In questa fase, è importante mantenere l’equilibrio nelle finanze pubbliche, data l’incertezza legata alle prospettive economiche.

«Come abbiamo già osservato, la decisione del governo di limitare, per il momento, i tagli del cuneo fiscale solo al 2024, attendendo momenti più favorevoli per un intervento strutturale, è condivisibile e prudente. Anche se da sempre auspichiamo pubblicamente una riduzione del carico tributario stabile e duratura, in questa fase è opportuno mantenere in equilibrio le finanze pubbliche del Paese. L’incertezza delle prospettive del ciclo economico, indebolite dall’inflazione e da una cura, quella della stretta monetaria imposta dalla Banca centrale europea, ha ridotto gli spazi di manovra del governo: rispetto a quanto stimato la scorsa primavera, il quadro macroeconomico internazionale e interno è drasticamente cambiato. Pertanto, è corretto camminare su una traiettoria non azzardata»

Tuttavia, Ferrara sottolinea che è imperativo che il governo inizi sin da ora a pianificare una serie di tagli strutturali significativi. Questo, allo scopo di preservare e, possibilmente, aumentare le riduzioni fiscali previste nella legge di bilancio per il 2024. Questa manovra sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio dei Ministri e rappresenta un passo importante verso la stabilità economica e fiscale a lungo termine.

«È comunque indispensabile che sin d’ora il governo cominci a impostare un importante piano di tagli strutturali, al fine di mantenere, magari aumentandole anche per gli anni successivi, le riduzioni che saranno inserite nella legge di bilancio per il 2024 che domani sarà al vaglio del consiglio dei ministri»

In sintesi, Unimpresa riconosce la validità dell’approccio prudente adottato dal governo nella manovra 2024 e enfatizza l’importanza di equilibrare le finanze pubbliche. Allo stesso tempo, l’associazione sottolinea la necessità di riformare il Patto di Stabilità per garantire un margine di manovra sufficiente per far fronte alle sfide in costante evoluzione del contesto economico.

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