Il Sindaco di Mariglianella Felice Di Maiolo ha partecipato, nel Duomo di Nola, domenica 15 gennaio 2017, alla Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe Arcivesvovo Metropolita di Napoli e Presidente Conferenza Episcopale della Campania, che ha dato inizio al Ministero Pastorale di S. E. R. Mons. Francesco Marino, Vescovo di Nola.
Il nuovo Presule nato a Cesa, in provincia di Caserta, nel 1955, è stato chiamato da Papa Francesco alla guida della Diocesi di Nola la stessa che ha salutato con grande affetti e gratitudine S. E. Mons. Beniamino Depalma, ora a riposo dopo intensi 17 anni di Ministero Pastorale.
Prima del rito religioso Mons. Marino ha avuto il saluto di accoglienza della Città di Nola con il Sindaco, Geremia Biancardi, circondato dai Sindaci delle Comunità della Diocesi, dai Parlamentari e Consiglieri regionali, dai rappresentanti della Prefettura di Napoli, dell’Arma dei Carabinieri e di diversi Enti ed Istituzioni civili e religiose delle Diocesi di Nola, di Avellino, di cui divenne Vescovo il 13 novembre 2004 su nomina di Papa Giovanni Paolo II, e di Aversa, dove Mons. Marino venne ordinato Presbitero il 6 ottobre 1979 da Mons. Felice Cece originario di Cimitile.
L’occasione è stata propizia per l’emozionato Sindaco di Mariglianella Felice Di Maiolo che ha incontrato personalmente il Presule con un cordiale scambio di affettuosi saluti e ringraziandolo “per la grande sensibilità dimostrata con la chiamata di vicinanza e solidarietà, di umano e spirituale sostegno, fattami in seguito al vile attentato subito, lo scorso 19 novembre presso la mia abitazione. Rivolgo a nome personale, dell’Amministrazione Comunale e dell’intera Comunità di Mariglianella, il saluto di commiato e ringraziamento a S. E. Monsignor Beniamino De Palma ed il benvenuto e l’augurio a S. E. Mons. Francesco Marino, nuovo Pastore della Diocesi di Nola. Tanto -ha concluso il Sindaco Di Maiolo- assicurandogli la piena disponibilità a collaborare, nel rispetto di competenze e funzioni, tenendo presente il bene comune ed i bisogni dei più deboli che affrontano le quotidiane difficoltà del vivere”.