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Marò. Latorre ricoverato per ischemia. Pinotti corre in India. Mogherini “Marò in Italia”

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In attesa di vedere un giusto processo da oltre due anni e mezzo per i due Marò le notizie che arrivano dall’India iniziano a preoccupare. Il nostro soldato Massimiliano Latorre, il Marò che insieme a Salvatore Girone è accusatodi aver ucciso due pescatori imbarcati su un peschereccio indiano scambiato per un battello dedito alla pirateria il 15 febbraio 2012 al largo della costa del Kerala, ha avuto ieri sera un malore per il quale è stato necessario il ricovero in ospedale.
Lieve ischemia per Latorre, sta meglio
Giulia Latorre, figlia di Massimimiliano informa da Facebook che si è trattato di un attacco ischemico transitorio da cui si sarebbe già ripreso “Che bella notizia… mio padre ha l’ischemia. Purtroppo le belle notizie non ci sono mai…” ha scritto in un post poi rimosso “Ma voi, Italia, non vi preoccupate dei vostri fratelli che combat tono per voi…”.
Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è volata stanotte in India per accertarsi delle condizioni del fuciliere di Marina.
Secondo quanto si apprende da fonti di agenzia Latorre avrebbe reagito bene alle prime cure dei medici nel reparto di neurologia dell’ospedale di New Delhi.
Appresa la notizia del malore di Latorre il neo alto commissario Pesc Mogherini ha contattato la compagna del fuciliere di marina per esprimerle la vicinanza sua e del governo. “L’obiettivo di riportare in Italia i due marò è una priorità del governo”,ha detto il ministro Mogherini ripetendo parole già sentite troppe volte in questi due anni e mezzo. “Il ministero degli Esteri e tutte le sue strutture -ha aggiunto- sono al lavoro per assistere al meglio i due militari e le loro famiglie”. I governi cambiano ma i Marò sono ancora in India in attesa di un processo che secondo il diritto internazionale nemmeno sarebbe dovuto esserci visto che i fatti di cui sono accusati i due fucilieri di marina italiani sarebbero avvenuti in acque internazionali. Su internet intanto sono centinaia di migliaia gli italiani che si sono espressi sui social network a favore della liberazione dei nostri soldati.

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