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Medici cattolici preoccupati per attacco a principi di obiezione di coscienza

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microchirurgia

Milano, 23 dicembre 2014- A.M.C.I. Milano ha ritenuto importante promuovere una serie di incontri di approfondimento sulla reale portata dei cambiamenti introdotti nel nuovo Giuramento Professionale, approvato nello scorso giugno dalla Federazione degli Ordini dei Medici.
A.M.C.I. Milano ha quindi confermato tutte le perplessità emerse dalla lettura del Codice Deontologico approvato nello scorso maggio. Conferma giunta con il testo del nuovo Giuramento Professionale.

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I Medici Cattolici di Milano esprimono viva preoccupazione per quello che ritengono un attacco inaccettabile ai fondamentali principi dell’obiezione di coscienza, dell’alleanza terapeutica e della libera scelta del proprio medico curante.

In particolare si stigmatizza come nell’ultimo comma del Giuramento Professionale sia stata cassata la parte di testo che espressamente richiamava la possibilità di non osservare le norme giuridiche che risultassero in contrasto con gli scopi della professione medica. E’ questo il passaggio più eclatante di una serie che tende a relativizzare quella coscienza del Medico la cui mancanza ha prodotto così tanti orrori nella storia recente.

I Medici Cattolici di Milano ricordano come l’Alleanza Terapeutica tra Medico e Paziente sia stata sostituita da una semplice relazione di cura preliminare alla firma del consenso informato, passaggio sicuramente importante, ma che altrettanto sicuramente non lo si può paragonare a quell’auspicabile ideale che è la “condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica”. L’A.M.C.I. milanese si chiede dove potranno mai essere enunciati i principi più alti di una professione se non lo si fa nel proprio Giuramento.

AMCI Milano infine rileva come la possibilità della libera scelta del proprio medico curante, auspicabile fondamento per ogni realistico rapporto di fiducia, sia stato del tutto abolito. Si ritiene questo passaggio veramente lesivo del rispetto dell’autonomia della persona, principio che, in modo perlomeno improprio, ha sostituito quello del rispetto della vita e della persona in uno dei commi del nuovo Giuramento Professionale.

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