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Papa Francesco battezza 33 bambini. San Pietro blindata

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Papa Francesco ha battezzato questa mattina in cappella Sistina 33 bambini, 20 femminucce e 13 maschietti nell’ambito della festività del Battesimo del Signore, officiando secondo il rito antico dando di spalle ai fedeli.

Poi ha esortato tra l’altro “Preghiamo per quelle mamme, tante,purtroppo, che non sono in condizione di dare da mangiare ai loro figli”, perché “quello che fa il latte per il corpo-ha aggiunto-la parola di Dio lo fa per lo spirito”. Poi ha esortato di insegnare ai figli che non si può essere cristiani fuori dalla Chiesa.

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Un’attenzione particolare ai poveri che ritorna anche nel giorno in cui Piazza San Pietro è praticamente blindata con agenti in divisa e in borghese che sorvegliano quello che è considerato un obiettivo sensibile del terrorismo. Un’attenzione ai poveri che Papa Francesco, in una intervista pubblicata nel libro ‘Papa Francesco. Questa economia uccide’ di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi, e anticipata oggi dalla Stampa, ricorda che è nel Vangelo “ed è nella tradizione della Chiesa, non è un’invenzione del comunismo e non bisogna ideologizzarla”.

[easy_ad_inject_1] “Se ripetessi alcuni brani delle omelie dei primi Padri della Chiesa su come si debbano trattare i poveri, ci sarebbe qualcuno ad accusarmi che la mia è un’omelia marxista”, osserva il pontefice. ” ‘Non è del tuo avere che tu fai dono al povero; tu non fai che rendergli ciò che gli appartiene. Poiché è quel che è dato in comune per l’uso di tutti, ciò che tu ti annetti’. Sono parole di sant’Ambrogio, servite a Papa Paolo VI per dire, nella ‘Populorum Progressio’, che la proprietà privata non costituisce per alcuno un diritto incondizionato e assoluto”.

“Non possiamo più aspettare a risolvere le cause strutturali della povertà, per guarire le nostre società da una malattia che può solo portare verso nuove crisi. I mercati e la speculazione finanziaria non possono godere di un’autonomia assoluta”, ha detto papa Francesco.

“La globalizzazione ha aiutato molte persone a sollevarsi dalla povertà, ma ne ha condannate tante altre a morire di fame. Questo sistema si mantiene con la cultura dello scarto. Quando al centro del sistema non c’è più l’uomo ma il denaro, gli uomini e le donne sono ridotti a semplici strumenti di un sistema sociale ed economico dominato da profondi squilibri. E così si ‘scarta’ quello che non serve a questa logica: è quell’atteggiamento che scarta i bambini e gli anziani, e che ora colpisce anche i giovani”, osserva Bergoglio. “A volte mi chiedo: quale sarà il prossimo scarto? Dobbiamo fermarci in tempo”.

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