Giudizio critico del responsabile Dipartimento Esteri del Partito Comunista Italiano sull’Unione Europea, Uscita dalla NATO e contrarietà alla costituzione dell’Esercito Europeo.
“Il nostro giudizio sull’Unione Europea è molto critico, stiamo lavorando assiduamente, e riteniamo necessario unificare le forze comuniste di sinistra anche sindacali di classe sul piano sovranazionale di tipo continentale. ” Lo ha dichiarato Fosco Giannini, membro della segreteria Nazionale e Responsabile del Dipartimento Esteri del PCI a margine del dibattito tenutosi a Salerno il 10 febbraio dal titolo “Per una critica radicale all’Unione Europea, alla Nato e all’Esercito Europeo, Le proposte di lotta del PCI” e al quale hanno partecipato tra gli altri Gaetano Criscuolo, segretario dell’Associazione “Salerno…ma non solo”, Dina Balsamo, Responsabile questioni Internazionali del PCI Campania. Antonio Frattasi, Segretario regionale PCI Campania, Raffaele Coppola, Segretario Sezione “A. Gramsci” di Salerno e Antonio Armenante, operatore di “Pace e Non Violenza”.
“Nel 2017 siamo al 60mo anniversario dei trattati europei di Roma, al 25mo anniversario del trattato di Maastricht e anche a 15 anni dall’Euro è quindi è tempo di bilancio, un bilancio severissimo sui danni sociali dell’Unione europea: siamo intorno agli 80 milioni di disoccupati e fondamentalmente una distruzione molto avanzata dello stato sociale e anche attacchi forti alla democrazia” ha aggiunto Giannini che non nasconde la dura critica del Partito Comunista Italiano anche in tema NATO ed Esercito Europeo. “Il PCI è per l’uscita dalla Nato ed è contrario decisamente anche alla costruzione dell’Esercito Europeo perché non vogliamo dare in mano a questa Unione Europea antidemocratica e iperliberista un esercito imperialista, anche per evitare il dolorisissimo paradosso che i lavoratori italiani paghino contemporaneamente l’aumento di spesa per la Nato come chiede Trump e anche spese nuove onerose per la costituzione dell’Esercito Europeo” ha concluso Giannini.